Ponte sullo Stretto di Messina | Le prime proteste in città
Prima manifestazione a Messina contro il Ponte sullo Stretto: duemila in corteo, tensione con Salvini che definisce il No «ideologico».

Per le strade della città dello Stretto si è svolta la prima manifestazione ufficiale contro la realizzazione del Ponte che dovrebbe collegare Calabria e Sicilia. L’iniziativa arriva a soli due giorni dall’approvazione del progetto definitivo e segna l’inizio di una mobilitazione che ricorda, per toni e determinazione, quella dei No Tav in Val di Susa.
Una marcia colorata ma determinata
Circa duemila persone hanno partecipato al corteo: cittadini, associazioni ambientaliste, gruppi studenteschi e rappresentanti locali di Partito Democratico e Movimento 5 Stelle. Cartelli, cori e striscioni hanno invaso le vie centrali di Messina, mentre dal palco si sono alternati interventi di attivisti e politici. L’obiettivo dichiarato è “bloccare in tutti i modi l’avvio dei cantieri”, attraverso iniziative pubbliche e mobilitazioni costanti.
Salvini al centro del dibattito
Il bersaglio principale dei manifestanti è stato il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, accusato di ignorare le ricadute ambientali e sociali dell’opera. Il vicepremier, dal canto suo, ha ribattuto con decisione: “Il Ponte è un’opera che attira investimenti e ricchezza – ha dichiarato – farà felici anche le regioni del Nord. Chi dice No è ideologico”. Parole che hanno contribuito ad alimentare il clima di scontro, lasciando presagire che il confronto sullo Stretto sarà tutt’altro che breve o pacifico.