Raoul Bova registra “occhi spaccanti” | È davvero un modo per fermare i meme?

Raoul Bova registra il suo celebre motto "occhi spaccanti" per fermare i meme! Scopri questa mossa strategica e il suo impatto sui social. 👀✨

A cura di Redazione
13 agosto 2025 21:18
Raoul Bova registra “occhi spaccanti” | È davvero un modo per fermare i meme? -
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Raoul Bova: gli “occhi spaccanti” diventano un marchio registrato

Roma – In un passo clamoroso per proteggere la sua immagine, Raoul Bova ha recentemente fatto registrare come marchio la famosa frase «Buongiorno essere speciale, dal sorriso meraviglioso e dagli occhi spaccanti». Questo slogan, popolarizzato da un audio di Fabrizio Corona, ha conquistato il web, trasformandosi in un vero e proprio tormentone sui social media.

La decisione dell’attore romano, depositata presso l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (UIBM), ha l’obiettivo di arginare la diffusione dei video e dei meme nati da quella formula accattivante. Come sottolinea l’avvocata Michela Carlo dello studio Bernardini De Pace, che ha curato la registrazione, questa mossa rappresenta “un modo per far cessare la diffusione dei video”.

Le parole di Bova, originariamente indirizzate alla modella Martina Ceretti, hanno preso vita nelle community di TikTok e Instagram, generando un’ondata di contenuti virali. Con questo gesto, l’attore non solo protegge i suoi diritti ma cerca anche di ripristinare il controllo sulla sua immagine pubblica, ormai ridotta a oggetto di remix e parodie.

La domanda di registrazione è attualmente in fase di esame da parte dell’UIBM, e il pubblico si chiede quale sarà il futuro di questa iconica espressione. La vicenda riapre il dibattito su come le celebrità possano difendere la propria identità nell’era digitale, un tema sempre più attuale e cruciale.

Con questa iniziativa, Raoul Bova dimostra di voler dare un segnale forte contro l’uso improprio delle proprie parole e della propria immagine. La registrazione del marchio, quindi, non è solo una mossa legale, ma un chiaro avviso a chiunque pensi di poter sfruttare la notorietà altrui.

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