Russia fa concessioni inaspettate | Ma la pace è davvero a portata di mano?

La diplomazia tra Russia e Ucraina avanza: concessioni significative da Mosca, ma Lavrov esclude un incontro tra Putin e Zelensky. Scopri di più! 🌍🤝✨

A cura di Redazione
25 agosto 2025 09:30
Russia fa concessioni inaspettate | Ma la pace è davvero a portata di mano? -
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La Russia e le Concessioni sull’Ucraina: Dubbi e Prospettive

ROMA – Importanti sviluppi si profilano nel panorama geopolitico legato alla guerra in Ucraina. Il vicepresidente degli Stati Uniti, J. D. Vance, ha recentemente dichiarato che la Russia ha fatto “concessioni significative” durante i colloqui diplomatici per porre fine al conflitto. Questo commento è emerso in una intervista nel programma ‘Meet the Press’ della NBC, in cui Vance ha anche sottolineato la disponibilità russa a modificare alcune delle richieste precedenti.

Il vicepresidente ha specificato che, nonostante le buone intenzioni, non è stata raggiunta una conclusione definitiva. “I russi si sono dimostrati disponibili a essere flessibili”, ha affermato, aggiungendo che il processo sta avanzando in modo costruttivo.

Tuttavia, la questione dell’intervento militare americano in Ucraina sembra essere chiara. Vance ha ripreso le dichiarazioni del presidente Trump, evidenziando che “non ci saranno truppe statunitensi sul territorio ucraino” come parte delle garanzie di sicurezza. Gli Stati Uniti, ha affermato, continueranno a svolgere un ruolo attivo nel garantire che l’Ucraina ottenga il supporto necessario per fermare il conflitto.

Dall’altra parte del tavolo, il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ha espresso posizioni contrastanti. In un’altra intervista su “Meet the Press”, ha dichiarato che “non ci sarà alcun incontro tra Putin e Zelenskyy”, attribuendo la responsabilità a leader europei che hanno partecipato recentemente a colloqui con i due presidenti. Lavrov ha indicato che prima di qualsiasi incontro, è fondamentale stabilire un ordine del giorno concreto.

“Il Presidente Putin è disponibile a un incontro, ma solo se potrà avere un reale significato”, ha ribadito Lavrov, evidenziando che un incontro puramente simbolico non è nell’interesse russo. Da parte sua, il presidente ucraino Zelenskyy ha mantenuto fermo il proprio rifiuto di rinunciare a territori sovrani, in linea con la costituzione del suo Paese.

Quando Lavrov è stato interrogato riguardo la natura dell’operazione russa in Ucraina, ha minimizzato l’idea di invasione, affermando che “la Russia ha avviato un’operazione militare speciale per difendere le persone che Zelenskyy e il suo predecessore non consideravano esseri umani.”

In sintesi, la situazione rimane complessa e incerta. Le dichiarazioni di Vance e Lavrov riflettono un dualismo: mentre si intravedono spiragli di dialogo, le divergenze continuano a essere significative. La pace in Ucraina sembra essere ancora un obiettivo lontano, ma per la prima volta da anni, le concessioni da parte russa potrebbero segnare un cambiamento nelle dinamiche del conflitto.

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