Slovenia dice basta alle armi a Israele | L'Europa seguirà il suo esempio?

La Slovenia è il primo Paese Ue a vietare la vendita di armi a Israele, in risposta alla crisi umanitaria a Gaza. Scopri di più! 🇸🇮✋🕊️

A cura di Redazione
01 agosto 2025 11:19
Slovenia dice basta alle armi a Israele | L'Europa seguirà il suo esempio? -
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La Slovenia vieta la vendita di armi a Israele: è il primo Paese Ue a farlo

In una mossa senza precedenti, la Slovenia ha annunciato un divieto totale sulla vendita di armi a Israele, rendendosi il primo Paese dell’Unione Europea a intraprendere un simile passo. La decisione, promossa dal primo ministro Robert Golob, include il divieto di esportazione, importazione e transito di armi e attrezzature militari tra Ljubljana e Tel Aviv.

Il governo sloveno ha chiarito che tale misura rappresenta un impegno concreto dopo i ripetuti richiami del Primo Ministro durante il vertice del Consiglio europeo di giugno. “Se l’UE non avesse adottato misure concrete entro metà luglio, la Slovenia avrebbe agito in modo indipendente”, ha dichiarato Golob, evidenziando una frustrazione crescente per le divisioni interne all’Unione che hanno ostacolato una risposta efficace alla crisi umanitaria a Gaza.

Il comunicato del governo sloveno sottolinea come “le persone a Gaza stanno morendo” a causa del blocco degli aiuti umanitari e della mancanza di accesso ai beni di prima necessità. “Questa è una completa negazione dell’assistenza umanitaria”, si legge nel documento, evidenziando una responsabilità etica che il governo sloveno ritiene necessaria assumere in questo contesto drammatico.

Inoltre, il governo ha definito le azioni israeliane come “gravi violazioni del diritto internazionale umanitario” e ha anticipato l’intenzione di introdurre ulteriori misure nei confronti di Israele nelle prossime settimane. È previsto che il Ministero degli Affari Esteri sloveno convochi l’ambasciatrice israeliana a Lubiana per esprimere formalmente il disappunto per il deterioramento della situazione a Gaza.

Questa decisione getta una luce su un nuovo capitolo nelle dinamiche politiche europee e pone la Slovenia in una posizione di leadership in un contesto di crescente preoccupazione per i diritti umani e il rispetto della legge internazionale. L’azione slovena potrebbe fungere da catalizzatore per altri Paesi europei, stimolando un dialogo più ampio su come affrontare le crisi globali e le questioni umanitarie.

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