«Tre ex leader di Milano tornano in libertà | Scopri perché la corruzione non è come pensi!»
Nuove rivelazioni sull'inchiesta urbanistica di Milano: libertà per Tancredi, Marinoni e Pella, ma restano misure interdittive. Scopri di più! 🚨🏙️✨

Inchiesta sull’Urbanistica di Milano: Libera Tancredi, Marinoni e Pella
Milano, 14 agosto 2025 – Nuovi sviluppi nella maxi inchiesta che ha scosso il panorama urbanistico della città meneghina. Con le recenti decisioni del tribunale del Riesame, tornano in libertà l’ex assessore Giancarlo Tancredi, l’ex presidente della commissione Paesaggio Giuseppe Marinoni e il manager Federico Pella. Tuttavia, per tutti e tre, rimangono in vigore misure interdittive che limiteranno notevolmente le loro possibilità di operare nel settore pubblico.
I giudici hanno confermato solo una delle accuse rivolte a Tancredi, riformulandola in “corruzione per l’esercizio della funzione”. Questo reato, seppur serio, prevede pene più leggere rispetto alla “corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio”, di cui era inizialmente accusato. L’ex assessore dovrà affrontare una sospensione dall’esercizio di cariche pubbliche e sarà interdetto da contratti con la Pubblica Amministrazione per un anno.
Anche per Giuseppe Marinoni la situazione non si presenta semplice. Sebbene abbia lasciato i domiciliari, non potrà esercitare la professione di architetto né svolgere attività imprenditoriali per i prossimi dodici mesi, accompagnato da un divieto temporaneo di contratti con la Pubblica Amministrazione. La riqualificazione dell’accusa ha comportato la caduta dell’ipotesi di concorso in falso legata alla sua riconferma in commissione.
La posizione di Federico Pella è analoga: per un anno non potrà ricoprire incarichi direttivi, svolgere attività imprenditoriali o instaurare rapporti contrattuali con enti pubblici. Anche per lui l’accusa è stata riqualificata come “corruzione per l’esercizio della funzione”, accentuando la gravità della situazione in cui si trova.
Questi eventi segnano un importante passo avanti nella lotta alla corruzione in campo urbanistico a Milano, ma sollevano interrogativi sugli effetti che tali misure interdittive avranno sui progetti e sulle opere in corso. Resta da vedere come si svilupperanno le ulteriori fasi dell’indagine e quale impatto avranno sui soggetti coinvolti.
In un’epoca in cui la trasparenza nelle amministrazioni pubbliche è diventata fondamentale, la comunità milanese attende con ansia le prossime evoluzioni di questa delicata vicenda.