Trump: "In due settimane sapremo se ci sarĂ pace in Ucraina" | Zelensky accusa la Russia di sabotare i colloqui!
Scopri le ultime dichiarazioni di Trump e Zelensky sulla pace in Ucraina, tra tensioni e speranze. Cosa ci attende nei prossimi giorni? 🇺🇦🤔✨

Trump: “Sapremo tra circa due settimane se ci sarà la pace in Ucraina”
Roma – Durante un’intervista con il conduttore radiofonico Todd Starnes, Donald Trump ha affermato che “tra circa due settimane” ci sarà chiarezza sulla possibilità di raggiungere la pace in Ucraina. Questa dichiarazione giunge in un momento particolarmente critico per il paese, che continua a fronteggiare il conflitto con la Russia. Trump ha anche avvertito che, in base all’evoluzione della situazione, potrebbe rendersi necessaria una “strategia diversa”.
Nella sua comunicazione attraverso la piattaforma Truth, Trump ha sottolineato l’importanza di un approccio offensivo nella guerra, affermando che “è difficile, se non impossibile, vincere una guerra senza attaccare il Paese invasore”. Il presidente ha paragonato la situazione a una squadra sportiva che ha una difesa formidabile, ma è impedita a attaccare. Criticando l’amministrazione Biden, Trump ha evidenziato come l’Ucraina sia stata limitata a una strategia difensiva, affermando che la guerra non sarebbe mai iniziata se fosse stato lui al potere.
Nel frattempo, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha fatto appello alla comunità internazionale, accusando la Russia di cercare di sottrarsi a negoziati di pace. Ha descritto come “scandalosi” i segnali provenienti da Mosca, che, secondo lui, non mostrano alcuna intenzione di porre fine alla guerra. “La Russia continua i suoi massicci attacchi all’Ucraina e i loro assalti lungo la linea del fronte”, ha dichiarato Zelensky.
Zelensky ha messo in evidenza un attacco russo a un’azienda americana e attacchi a obiettivi civili. “I segnali di aggressione russa sono evidentemente impudenti”, ha aggiunto, riferendosi a incidenti che coinvolgono droni russi in territorio polacco e lituano. Il presidente ucraino ha sottolineato l’importanza di esercitare pressioni su Mosca per giungere a una risoluzione del conflitto, affermando che “Putin non conosce altro che la forza e la pressione”.
In contrapposizione, il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, ha affermato che l’Ucraina non è interessata a una soluzione equa e duratura, suggerendo che prima di qualsiasi colloquio ci sia necessità di risolvere questioni sulla legittimità del governo di Zelensky. “Non ci saranno nuove elezioni a causa della legge marziale”, ha ribadito, mettendo in discussione il processo decisionale di Kiev.
Con le dichiarazioni di Trump e le accuse di Zelensky, la comunità internazionale si trova di fronte a domande cruciali sul futuro del conflitto in Ucraina e sulle possibili strade verso la pace. La situazione rimane incerta e la pressione aumenta affinché si trovino vie per il dialogo e la diplomazia.