Ucraino arrestato in Italia dopo l'esplosione dei gasdotti Nord Stream | Ma cosa c'entra davvero con la guerra?

Arresto a Bologna per Serhii Kuznetsov, accusato di sabotaggio ai gasdotti Nord Stream. Attesa decisione sul trasferimento in Germania. 🇺🇦⚖️

A cura di Redazione
22 agosto 2025 18:06
Ucraino arrestato in Italia dopo l'esplosione dei gasdotti Nord Stream | Ma cosa c'entra davvero con la guerra? -
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Serhii Kuznetsov, il presunto sabotatore dei gasdotti Nord Stream, resta in carcere: la Corte d’Appello di Bologna convalida l’arresto

BOLOGNA – La Corte d’Appello di Bologna ha confermato la custodia in carcere di Serhii Kuznetsov, l’uomo di 49 anni accusato di essere uno dei coordinatori dell’esplosione ai gasdotti Nord Stream. L’arresto, avvenuto nel riminese, è stato eseguito dai Carabinieri in seguito a un mandato di arresto europeo richiesto dalla Procura generale federale tedesca.

In un’audizione a porte chiuse tenutasi ieri, Kuznetsov ha respinto le accuse. “Non ero io”, sono state le sue prime parole, scandite con il gesto delle tre dita alzate, simbolo di resistenza e orgoglio ucraino. L’udienza è stata presieduta dalla giudice Sonia Pasini, con l’intervento della sostituta pg Licia Scagliarini da parte della Procura.

L’udienza è stata brevemente sospesa per cercare un interprete dall’ucraino, richiesto espressamente dal detenuto. Al termine, Kuznetsov ha indicato il suo rifiuto di acconsentire alla consegna in Germania, sottolineando di aver sempre preso le distanze dalle accuse a suo carico.

L’avvocato di difesa, Luca Montebelli, nominato da Kuznetsov come legale di fiducia, ha dichiarato che la strategia difensiva sarà valutata insieme al suo assistito in base ai documenti che verranno trasmessi dalla Germania. “Kuznetsov è tranquillo come può esserlo una persona che è stata arrestata e che non era mai stata arrestata prima”, ha aggiunto Montebelli, anticipando che la prossima udienza si terrà il 3 settembre.

La vicenda dei gasdotti Nord Stream ha suscitato un ampio dibattito a livello internazionale, complicando ulteriormente le relazioni tra Europa e Russia. Con questa nuova arresto, i riflettori si accendono sul ruolo dell’Italia in questo scenario geopolitico complesso. Il coinvolgimento di Kuznetsov, se confermato, potrebbe avere ripercussioni significative.

Restiamo in attesa di ulteriori sviluppi dalla prossima audizione, mentre la questione continua a sollevare interrogativi sul futuro delle infrastrutture energetiche in Europa e sulla sicurezza globale.

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