Una giovane palestinese muore per malnutrizione in Italia | È questo il segnale che avremmo dovuto ascoltare?

Una giovane palestinese di 20 anni è morta di malnutrizione in Italia, suscitando una riflessione urgente sull'umanità e la giustizia. 🇵🇸💔

A cura di Redazione
16 agosto 2025 16:36
Una giovane palestinese muore per malnutrizione in Italia | È questo il segnale che avremmo dovuto ascoltare? -
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Una giovane palestinese muore in Italia per grave malnutrizione: la tragica storia di Marah Abu Zuhri

ROMA – È una notizia che scuote le coscienze: una ragazza palestinese di soli 20 anni, Marah Abu Zuhri, è morta per grave malnutrizione dopo essere giunta in Italia per ricevere cure mediche. La giovane era arrivata a Pisa la notte tra mercoledì e giovedì, grazie a un volo militare della 46ª brigata aerea, parte dell’operazione di evacuazione sanitaria coordinata dal governo italiano.

Marah è stata immediatamente trasportata all’ospedale di Cisanello, dove è stata ricoverata d’urgenza. Le sue condizioni erano critiche già all’arrivo, e dopo i primi accertamenti e l’inizio di una terapia di supporto, si è verificata un’improvvisa crisi respiratoria che ha portato al suo tragico decesso.

L’accaduto ha sollevato un’ondata di indignazione e riflessione. Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, ha commentato con grande amarezza: “Ora che una palestinese è morta di fame a casa nostra – e, dunque, è una notizia da dare – anziché in quel luogo lontano, ‘pieno di terroristi’, dove ‘non ci sono civili innocenti’, ci si potrà interrogare sulla nostra umanità?”

Le parole di Noury mettono in evidenza una realtà dolorosa e spesso dimenticata: la crisi umanitaria che affligge la Striscia di Gaza e le sue conseguenze devastanti. La domanda rimane: sarà possibile ritrovare un po’ di umanità di fronte a questa tragedia? E il governo italiano potrà finalmente agire per fermare il genocidio che si sta consumando sotto i nostri occhi?

Questa tragica vicenda non è solo una questione di politica internazionale, ma un appello alla coscienza collettiva. La morte di Marah ci obbliga a riflettere sulle nostre responsabilità e sul nostro ruolo in un mondo in cui le disuguaglianze e le ingiustizie continuano a mietere vittime.

La storia di Marah Abu Zuhri deve essere un monito. Non possiamo permettere che il dolore di una giovane vita spezzata diventi solo una nota di cronaca in un contesto di indifferenza. La speranza è che la sua tragedia serva a risvegliare un senso di responsabilità e umanità in tutti noi.

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