Zingaretti scagionato dalla Corte dei Conti | Come un possibile danno erariale da 11 milioni di euro è diventato un nulla di fatto?
Corte dei Conti assolve Zingaretti: nessuna responsabilità per il presunto danno erariale sui DPI mai consegnati. Scopri di più! 🌟⚖️

Covid e mascherine: la Corte dei Conti assolve Zingaretti da accuse di danno erariale
ROMA – La Corte dei Conti ha preso una decisione significativa riguardo all’ex presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, respingendo l’accertamento erariale che lo coinvolgeva in un presunto danno per oltre 11 milioni di euro. Questo danno sarebbe stato causato da un tentativo di acquisto di mascherine DPI da parte della Ecotech S.r.l., dispositivi che, alla fine, non sono mai stati consegnati.
L’organo giuridico ha comunicato che il tentativo di addebito della Procura regionale non ha trovato fondamento. “L’accusa di responsabilità erariale nei confronti di Zingaretti è stata considerata infondata, in quanto sono mancati i presupposti costitutivi, in particolare l’elemento soggettivo nella forma del dolo o della colpa grave.” Questo significa che le azioni di Zingaretti durante le prime fasi della pandemia sono state analizzate in un contesto di emergenza, ritenendo che avesse operato con trasparenza e prudenza.
Il giudice ha evidenziato come l’ex presidente abbia prontamente cercato di chiarire la situazione complessa che si era venuta a creare, a causa di comportamenti discutibili da parte della Ecotech S.r.l. “L’insieme delle iniziative adottate da Zingaretti per far luce sull’affare e rimediare alle problematiche emerse, insieme al contesto emergenziale, ha portato a escludere ogni possibile responsabilità.”
La sentenza rappresenta non solo un’assoluzione personale per Zingaretti, ma anche un precedente importante in materia di responsabilità amministrativa legata alla gestione della crisi sanitaria. In un momento di grande incertezza, le decisioni rapide, anche se potenzialmente a rischio, non possono essere valutate con la lente di un processo giudiziario standard, ma devono essere comprese nel loro contesto.
La questione del procurement pubblico durante la pandemia è stata oggetto di dibattito e polemica per mesi, facendo emergere interrogativi sull’efficacia della gestione dei fondi pubblici e sulla responsabilità degli amministratori. Oggi, con questa sentenza, la Corte dei Conti stabilisce un importante principio di distinzione tra responsabilità amministrativa e contesti di emergenza.
Con la chiusura di questo capitolo, Zingaretti può ora dedicarsi ad altre sfide politiche, mentre l’attenzione sul corretto utilizzo delle risorse pubbliche e sulla trasparenza nelle operazioni di acquisto rimane un tema centrale nel dibattito pubblico.