Barca con Greta colpita da un drone | È davvero un attacco o un incidente inspiegabile?

Barca colpita da drone in Tunisia: la Global Sumud Flotilla denuncia l'incidente. Gli attivisti, tra cui Greta Thunberg, non si fermano! 🚤💪✌️

A cura di Redazione Redazione
09 settembre 2025 09:37
Barca con Greta colpita da un drone | È davvero un attacco o un incidente inspiegabile? -
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VIDEO | “Una barca colpita da un drone”: nella notte la denuncia della Global Sumud Flotilla ma la Tunisia smentisce

ROMA – Nella notte scorsa, la Global Sumud Flotilla (GSF) ha denunciato un attacco a una delle sue imbarcazioni principali, la Family Boat, descrivendo un presunto colpo da parte di un drone mentre l’imbarcazione si trovava ancorata nel porto tunisino di Sidi Bou Said. Tra i membri a bordo vi era anche Greta Thunberg, nota attivista per il clima, che figura nel comitato direttivo del movimento umanitario.

In un comunicato diffuso sui social, gli organizzatori della flotta hanno rassicurato i sostenitori: “Tutti i membri dell’equipaggio sono al sicuro.” Hanno inoltre espresso la loro determinazione di proseguire con la missione, sottolineando che “gli atti di aggressione volti a intimidirci e a ostacolare la nostra missione non ci scoraggeranno.” Il movimento mira a rompere l’assedio su Gaza e a manifestare solidarietà alla popolazione colpita.

Dettagli dell’incidente

L’incidente è avvenuto poco dopo la mezzanotte, quando il presunto attacco ha danneggiato i giubbotti di salvataggio a bordo della Family Boat. Le immagini girate dalle telecamere di sicurezza della nave sono state condivise sui social, mostrando i danni subiti e alimentando l’allerta tra i sostenitori della causa.

Un video postato su X (ex Twitter) ha documentato la situazione, evidenziando quanto accaduto. “Il primo video rivela i danni subito dalla nave dopo essere stata colpita da un drone alle 23:45,” recita il post, mettendo in luce la gravità della situazione.

La reazione tunisina

Tuttavia, la versione della Global Sumud Flotilla è stata prontamente contestata dalle autorità tunisine. Houcem Eddine Jebabli, portavoce della Guardia nazionale tunisina, ha dichiarato di non aver rilevato la presenza di droni. In un’intervista con l’Afp, ha affermato che l’incendio potrebbe essere stato causato da materiali a bordo, e “le indagini sono ancora in corso.”

Conclusioni

Questa controversia aggiunge un ulteriore strato alla già complessa dinamica di tensione intorno alla missione della Global Sumud Flotilla. Mentre le autorità tunisine negano l’accaduto, la testimonianza dei membri della GSF continua a generare preoccupazioni e interrogativi riguardo alla sicurezza delle operazioni in corso e alla situazione nei territori colpiti da conflitti. La comunità internazionale attende aggiornamenti su questa vicenda, sperando in una risoluzione pacifica e chiara.

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