Brigitte Macron pronta a svelare prove in tribunale | La verità sull'identità della Première Dame metterà a repentaglio la carriera di un'influencer!

Macron difende Brigitte: “Nata donna”, si prepara a dimostrarlo in tribunale

Il presidente francese Emmanuel Macron e sua moglie Brigitte si apprestano a presentare una battaglia legale senza precedenti contro l’influencer statunitense Candace Owens. L’obiettivo: smentire le teorie cospirazioniste che affermano che la Première Dame sia “nata uomo”. In un’aula di tribunale americana, i Macron intendono utilizzare prove concrete, tra cui fotografie, documenti e perizie scientifiche, per dimostrare la verità.

L’azione legale scaturisce da affermazioni incendiari lanciate da Owens, una commentatrice di destra con milioni di follower, che ha rilanciato vecchie illazioni in un video su YouTube. Nel 2024, l’influencer ha addirittura dichiarato di essere disposta a mettere in gioco “la propria carriera” per sostenere questa tesi infondata.

L’avvocato dei Macron, Tom Clare, ha descritto la situazione come “sconvolgente” per Brigitte e una “distrazione” per il presidente. “Quando la famiglia è sotto attacco, logora. Anche se sei il capo di uno Stato”, ha commentato l’avvocato. La coppia è ora pronta a lottare per difendere la propria reputazione, presentando in tribunale anche testimonianze di esperti per confermare la falsità delle accuse.

Tra i materiali che potrebbero essere presentati ci sono fotografie di Brigitte durante la gravidanza e immagini della vita familiare. Clare ha sottolineato che, sebbene dolorosa, questa scelta è necessaria: “Se serve a chiudere questa storia, lei è pronta al 100%”.

Questo non è il primo tentativo della coppia di affrontare le dicerie sul loro conto. Nel 2024, avevano già ottenuto una condanna per diffamazione contro due blogger francesi, che però è stata successivamente annullata in appello a causa di motivi legati alla libertà di espressione. Ora, la sfida si è spostata negli Stati Uniti, dove la legge richiede ai querelanti pubblici di provare la “malizia effettiva”, ovvero che la controparte ha diffuso consapevolmente informazioni false.

D’altro canto, Owens ha già risposto con una mozione di archiviazione, contestando la competenza del tribunale del Delaware e ribadendo il suo diritto di libertà di parola. “Non c’è nulla di più americano della libertà di parola”, ha dichiarato, rivendicando la sua posizione.

Nel frattempo, Macron ha spiegato le sue motivazioni in un’intervista a Paris Match, affermando: “Si tratta di difendere il mio onore. Owens sapeva benissimo che stava diffondendo falsità, con lo scopo di danneggiare, al servizio di un’ideologia e con legami all’estrema destra.” Nella prossima udienza, si preannuncia una disputa legale che potrebbe avere ripercussioni notevoli per tutti i soggetti coinvolti.