Cartellini rossi a Bologna: il gesto che sfida Israele e accende la polemica!
Proteste a Bologna con cartellini rossi contro Israele in vista della partita di stasera. Mobilitazione per la Palestina, il 14 ottobre l'appuntamento è a Udine! ⚽✊🏻❤️

Proteste a Bologna contro la Nazionale di calcio di Israele: “Tifiamo ancora Palestina”
BOLOGNA – Questa sera, Bologna si fa palcoscenico di un’importante manifestazione contro la Nazionale di calcio di Israele, che sfiderà l’Italia in un incontro valido per le qualificazioni alla Coppa del Mondo 2026. Decine di cartellini rossi sono stati sventolati in piazza Maggiore da attivisti legati a diversi gruppi, tra cui Tpo, Labas, Hic sunt leones-football antirazzista e Offside Pescarola, che hanno lanciato un chiaro messaggio: “E andremo anche a Udine il 14 ottobre”.
La protesta, caratterizzata dal gesto simbolico del cartellino rosso, rappresenta una campagna chiamata “Show Israel the red card”, che reclama l’esclusione di Israele dalle competizioni internazionali, simile a quanto avvenuto con la Russia. “Le violenze durano da 23 mesi, e nel contesto sportivo circa 400 calciatori e calciatrici hanno perso la vita”, affermano gli attivisti, sottolineando la devastazione subita dalla popolazione palestinese e la strutturale crisi sportiva.
Il contestato incontro di stasera si svolge in Ungheria, definita un campo neutro. Tuttavia, per i manifestanti, l’evento è inconciliabile con il contesto attuale: “Trecento giorni di violenza” hanno portato alla sospensione delle attività della federazione calcistica palestinese e alla trasformazione degli stadi in centri di detenzione.
Gli attivisti denunciano la presenza di Israele nei tornei internazionali come un tentativo di “sport-washing”, mentre si evidenzia la violazione delle norme FIFA da parte delle squadre appartenenti ai coloni in Cisgiordania. “Nessun Paese che commette un genocidio può avere un ruolo sulla scena globale”, hanno affermato anche gli allenatori di calcio italiani della Aiac, sostenendo la loro posizione.
Concludono la loro mobilitazione annunciando una manifestazione a Udine per il match di ritorno di ottobre, dove ribadiranno il loro sostegno per la Palestina. “Tifiamo ancora Palestina” è il coro che accompagna questa vibrante iniziativa, in segno di solidarietà e resistenza contro ciò che percepiscono come un’ingiustizia.
La protesta di Bologna segna solo l’inizio di un movimento più ampio che si intensificherà nei prossimi giorni e che anticipa ulteriori manifestazioni di dissenso nello stadio di Udine, destinato a diventare un nuovo punto di incontro per le voci critiche contro la condotta di Israele nel contesto internazionale.