Crosetto avverte: "Pericoli elevatissimi" | Gli aiuti a Gaza stanno per prendere una direzione inaspettata?
Il Ministro Crosetto incontra la portavoce della Flotilla, sottolineando i pericoli e la necessità di soluzioni sicure per il popolo palestinese. 🌍✌️


Crosetto incontra la Flotilla: allerta sui rischi elevati delle azioni umanitarie
ROMA – Oggi pomeriggio, il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha incontrato la portavoce della Global Sumud Flotilla, Maria Elena Delia, insieme alle esponenti Simona Moscarelli e Giorgina Levi, presso il Comando della Compagnia Carabinieri Roma-San Pietro. Durante l’incontro, Crosetto ha espresso profonda preoccupazione per i potenziali pericoli legati alle azioni pianificate dalla Flotilla, sottolineando che la sicurezza degli attivisti italiani deve rimanere una priorità assoluta.
L’obiettivo della Flotilla è dichiarato essere quello di sostenere il popolo di Gaza. Tuttavia, il ministro ha messo in guardia: “È fondamentale che questo impegno non si traduca in atti che non porterebbero a risultati concreti”, avvisando che tale iniziativa potrebbe generare conseguenze drammatiche. Crosetto ha puntato il dito contro i rischi “elevatissimi e irrazionali” che caratterizzano azioni di forzatura di un blocco navale, affermando che riuscire a garantire un aiuto significativo alla popolazione palestinese è possibile facendo leva su canali umanitari e diplomatici già attivi.
Nel suo intervento, il Ministro ha sottolineato come le istituzioni italiane stiano sferrando un impegno diplomatico e operativo senza precedenti. “Il senso di responsabilità deve prevalere”, ha insistito, rimarcando l’importanza di una cooperazione costruttiva per trovare soluzioni efficaci nel rispetto della vita umana.
Concludendo il suo discorso, Crosetto ha invitato la Flotilla a considerare alternative comunicative più sicure, ringraziando per il confronto “sincero e corretto”. La sua posizione si delinea chiaramente: è possibile ottenere risultati migliori per il popolo palestinese attraverso modalità più sicure e meno rischiose.
Questo incontro proietta un’ombra di incertezza sulle future azioni della Global Sumud Flotilla, ponendo interrogativi sulle implicazioni di ogni intervento nel contesto già complicato del conflitto israelo-palestinese.