Formigli sfida Meloni: “Le scalette ce le scriviamo da soli” | L'informazione è davvero in pericolo?

Formigli risponde a Meloni su informazione e conflitti di interesse, difendendo l'autonomia del giornalismo. Scopri le sue parole incisive! 🗞️✊

A cura di Redazione Redazione
19 settembre 2025 14:15
Formigli sfida Meloni: “Le scalette ce le scriviamo da soli” | L'informazione è davvero in pericolo? -
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Formigli risponde a Meloni: “Le scalette ce le scriviamo da soli”

ROMA – In un acceso editoriale andato in onda ieri sera durante la trasmissione Piazzapulita, il giornalista Corrado Formigli ha lanciato una sfida diretta alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. L’occasione è stata offerta dalla lettera inviata dalla Meloni per celebrare il quinto anniversario del quotidiano Domani, nella quale la leader di Fratelli d’Italia ha espresso la propria visione di un’informazione libera da conflitti di interesse e lontana dalla propaganda politica.

“Cara Presidente, le scalette ce le scriviamo da soli,” ha affermato Formigli, riferendosi implicitamente alle critiche che Meloni ha rivolto alla stampa. In particolare, il giornalista ha sottolineato come le osservazioni della presidente sembrino apparire contraddittorie, dato che l’editoria a lei favorevole è spesso legata a gruppi imprenditoriali che, a suo avviso, sfidano il principio dell’informazione imparziale.

La Meloni, nel suo messaggio, ha delineato un ideale di informazione che vorrebbe veder realizzato, volto a garantire un giornalismo che informi e non faccia propaganda. “Chi stabilisce cosa sia informare e cosa propaganda politica?”, ha proseguito Formigli, mettendo in discussione il diritto della politica di determinare quali contenuti siano considerati validi.

Nel mirino del giornalista anche il comportamento del governo in materia di trasparenza. “Non crede, la Presidente Meloni, che sottrarsi per oltre 250 giorni alle domande dei giornalisti non sia di scarso aiuto all’informazione che lei apprezzerebbe?” ha ribadito, criticando il tipo di interazione che il governo intrattiene con i media.

Un passaggio controverso del dibattito si è incentrato sugli attacchi che il partito della Meloni ha rivolto a una rete privata di informazione per non aver trattato adeguatamente l’omicidio di Charlie Kirk. Formigli ha risposto con ironia: “Provi con il Tg1, magari sarà più fortunata.”

Infine, il giornalista ha voluto ribadire l’importanza di un’informazione che rispetti i fatti. “Noi non ci permetteremmo mai di dire o pensare che abbia appoggiato quell’atto eversivo criminale,” ha chiosato, rimarcando la necessità di un confronto sincero e aperto tra politica e media, esortando la presidente a riflettere sul suo ruolo e le sue responsabilità.

Con questa incisiva presa di posizione, Formigli non solo difende il suo lavoro di giornalista, ma solleva anche interrogativi cruciali riguardanti il rapporto tra potere e informazione nell’Italia contemporanea.

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