Fuga disperata da Gaza City | È davvero una nuova Nakba per i palestinesi?

Quasi 500.000 persone in fuga da Gaza City, una nuova nakba segnata da dolore e speranza. Scopri le immagini toccanti di questa tragedia umanitaria. 🌍💔🚶‍♂️

A cura di Redazione Redazione
19 settembre 2025 22:35
Fuga disperata da Gaza City | È davvero una nuova Nakba per i palestinesi? -
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Fuga disperata da Gaza City: quasi 500.000 persone in cerca di salvezza

ROMA – Sono immagini che lasciano il segno e che raccontano una realtà straziante. La disperazione di un bambino che porta la sorellina sulle spalle mentre cerca di fuggire da Gaza City, bombardata incessantemente, è diventata simbolo di una crisi umanitaria di proporzioni sempre più drammatiche. La scena, documentata dal reporter palestinese Ahmed Younis, è stata condivisa in un video virale, mettendo in luce le sofferenze di chi è costretto a lasciare la propria casa per l’ennesima volta.

La situazione nella Striscia di Gaza è stata ulteriormente aggravata da un ultimatum lanciato dall’esercito israeliano, che ha annunciato un’offensiva senza precedenti. Dal 19 settembre, circa 480.000 persone hanno abbandonato Gaza City; una fuga di massa che ha evidenziato non solo l’urgenza della situazione, ma anche il terribile tributo a cui sono sottoposti i civili, tra cui famiglie, anziani e feriti. Tra di loro, si possono notare scene toccanti come quelle di un ragazzo reso cieco dalle esplosioni, che si fa strada appoggiandosi alla madre, o di un anziano costretto a muoversi su una carrozzina trasportata dal figlio.

“Facendo eco alla tragedia della Nakba del 1948”, afferma l’agenzia stampa palestinese Wafa, riferendosi all’esodo forzato di oltre 700.000 palestinesi durante la guerra arabo-israeliana. Oggi, i Gazawi vivono una nuova Nakba, abbandonando le loro case in condizioni precarie, con pochi mezzi di trasporto. Le immagini del loro viaggio sono agghiaccianti: autoveicoli stracarichi di effetti personali, mobili e materassi, insieme a gruppi di persone a piedi, che si dirigono verso una destinazione incerta nel sud della Striscia di Gaza.

L’IDF (Forze di Difesa Israeliane) ha reso noto che ora l’unica via di evacuazione rimasta è la strada costiera Rashid verso sud. Le famiglie, costrette a lasciare tutto alle spalle, si trovano di fronte a un’esistenza precaria in un’area identificata come “umanitaria” dall’esercito israeliano.

La catastrofe umanitaria in corso è evidente: le colonne di fumo che si elevano dalla città distrutta raccontano di un passato ormai irrecuperabile, mentre il futuro dei palestinesi si fa sempre più incerto.

In un contesto di bombardamenti continui e bombardamenti indiscriminati, l’umanità è messa a dura prova. È quindi cruciale che la comunità internazionale prenda atto di questa emergenza, cercando soluzioni immediate per alleviare le sofferenze di chi è in fuga, condannando nel contempo la violenza e le violazioni dei diritti umani da entrambe le parti.

La crisi di Gaza continua a intensificarsi, e con essa l’urgenza di un intervento significativo. L’elettore globale deve unirsi per dare voce a chi è inascoltato, in questo nuovo capitolo tragico della storia palestinese.

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