Giornalisti uccisi a Gaza: l'incredibile flashmob | Perché il mondo deve reagire ora!

Unisciti al flash mob per dire no al massacro di giornalisti a Gaza. Informazione in pericolo: insieme possiamo fare la differenza! ✊📰

A cura di Redazione Redazione
09 settembre 2025 15:38
Giornalisti uccisi a Gaza: l'incredibile flashmob | Perché il mondo deve reagire ora! -
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Flash Mob a Roma: “Non uccidete l’informazione” Contro il Massacro di Giornalisti a Gaza

ROMA – Un richiamo accorato alla libertà di stampa e un’ingiunzione contro la violenza indiscriminata che ha colpito i giornalisti a Gaza: è questo il messaggio chiaro che ha risuonato ieri a piazza Santi Apostoli, dove si è svolto un flash mob organizzato dall’Ordine dei Giornalisti.

Con un palco allestito al centro della piazza, i partecipanti hanno reso omaggio agli oltre 289 colleghi uccisi nel conflitto in corso, in quella che viene definita una vera e propria emergenza di “giornalisticidio”. Il manifesto steso a terra riportava i nomi delle vittime e la data della loro morte, accompagnato dallo slogan potente: ‘Non uccidete l’informazione’.

Durante l’evento, giornalisti, personalità del mondo della cultura e della politica hanno preso parola per onorare i morti. Tra i presenti, l’attore Leo Gullotta, i giornalisti Sigfrido Ranucci e Serena Bortone, e vari parlamentari del centrosinistra. Le note del violinista Marco Quaranta hanno accompagnato la lettura dei nomi, creando un’atmosfera di intensa commozione.

Un’Iniziativa Coordinata a Napoli

Contemporaneamente a Roma, anche a Napoli si è svolta una manifestazione similare, dove sono stati letti i nomi dei giornalisti uccisi. Mariam Abu Dagga, Hussam al-Masri e Muhammad Salama sono solo alcuni dei nomi che si sono aggiunti a una lista tragicamente lunga. Désirée Klein, portavoce di Articolo 21 Campania, ha sottolineato la brutalità del conflitto: “A Gaza, la scritta ‘press’ è diventata un mirino”.

Marisa Laurito, direttrice artistica del teatro Trianon Viviani, ha evidenziato l’importanza di questa mobilitazione culturale. “All’inizio della guerra pochi si sono mobilitati, ma ora c’è un movimento mondiale”, ha detto Laurito. “Tuttavia, temo il peggio nonostante queste azioni”.

L’Effetto Sulla Democrazia

La portavoce Klein non ha esitato a definire questa situazione come una minaccia alla democrazia stessa: “Se non c’è il diritto a essere informati, non c’è democrazia”. La preoccupazione è che la barbarie del conflitto stia oscurando la verità di quanto sta accadendo a Gaza. “In un genocidio c’è anche un giornalisticidio” ha aggiunto.

La Voce della Comunità Palestinese

Anche rappresentanti della comunità palestinese hanno partecipato all’evento, esprimendo la loro indignazione per l’attacco alla Global Sumud Flotilla. Jamal Qaddorah ha descritto l’azione degli aggressori come vigliacca, avvenuta in un contesto in cui le persone stanno cercando di aiutare Gaza.

L’emozione palpabile, l’unità di intenti e l’urgenza di far sentire la propria voce hanno caratterizzato queste manifestazioni, sia a Roma che a Napoli. In un momento in cui l’informazione viene messa in pericolo, l’appello è chiaro: non possiamo permettere che la verità venga soffocata.

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