Giovani pronti ad abbandonare gli studi | Perché la pandemia formativa ci sta affondando?

Allerta Ocse sull'abbandono degli studi: il governo Meloni investe in formazione per colmare il gap europeo. È ora di dare futuro ai giovani! 📚✨

A cura di Redazione Redazione
22 settembre 2025 14:42
Giovani pronti ad abbandonare gli studi | Perché la pandemia formativa ci sta affondando? -
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Allerta OCSE sull’Abbandono Scolastico: Giovanile Riflessione al CNPR Forum

NAPOLI – Si è tenuto il CNPR Forum “Scuola, istruzioni per crescere”, dove si è discusso dell’allarmante situazione scolastica in Italia, evidenziata dal recente rapporto dell’OCSE. Secondo il documento, il tasso di abbandono degli studi resta preoccupante, sollevando interrogativi critici sulla formazione dei giovani.

Guerino Testa, segretario della commissione Finanze di Montecitorio, ha dichiarato: “Il governo Meloni considera scuola, università e formazione un pilastro dell’agenda politica. A questo scopo, sono stati investiti oltre 9 miliardi di euro per l’università e più di 40 milioni per i campus tecnologici in tre anni. Il divario con l’Unione Europea riguarda il numero di laureati, e Testa ha ribadito che “investire nell’istruzione è la chiave per sviluppo, crescita e coesione sociale.

Fragilità del Sistema Italiano

La senatrice Ylenia Zambito del PD ha sottolineato la fragilità del sistema educativo italiano. “Solo un quinto degli adulti è laureato”, ha affermato, sottolineando il rallentamento dell’innovazione e della crescita economica. Per far fronte a questa situazione, Zambito ha esortato a “creare scuole moderne, università accessibili e borse di studio più forti” per garantire pari opportunità a tutti i giovani, indipendentemente dal reddito familiare.

Preparare i Giovani al Mercato del Lavoro

Alessandro Colucci, segretario di Presidenza della Camera, ha messo in evidenza come “molti giovani abbandonano gli studi perché senza prospettive”. Ha fatto riferimento alla riforma della Filiera Tecnico Professionale 4.2, che riduce a quattro anni la scuola secondaria, con un successivo biennio negli ITS Academy. Colucci ha affermato che “occorre creare una filiera formativa moderna e collegata al lavoro” per guidare i giovani verso il mercato del lavoro.

Investimenti Mirati per Il Futuro

La deputata di Forza Italia Rosaria Tassinari ha evidenziato l’impegno del governo Meloni nel garantire accesso all’istruzione attraverso investimenti mirati, come gli 880 milioni di euro stanziati per borse di studio nel 2024-2025. “L’obiettivo è ridurre le disuguaglianze, assicurando che ogni giovane possa accedere all’università”, ha affermato, promettendo effetti significativi nel prossimo futuro.

Urgenza di Misure Consistenti

Nel suo intervento, Pasqua Borracci, commercialista e revisore legale, ha richiamato l’attenzione sulla “media dei laureati in Italia, che non arriva al 21%”, un dato che influisce negativamente sulla crescita del Paese. Ha richiesto “misure urgenti e consistenti per colmare queste differenze”, sottolineando che investire nel capitale umano è fondamentale per mantenere la competitività a livello europeo.

Un Futuro da Costruire

Le conclusioni sono state affidate a Paolo Longoni, consigliere dell’Istituto nazionale esperti contabili, il quale ha descritto il basso numero di laureati come un “problema strutturale”. Ha esortato a incentivare la formazione per favorire l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro e ridurre le disuguaglianze di ogni tipo. “Occorre un programma capace di colmare i divari, se vogliamo un futuro migliore per il nostro Paese”, ha concluso.

L’allerta lanciata dall’OCSE è chiara: per garantire un futuro promettente ai giovani italiani, è fondamentale ripensare e rinvigorire il sistema educativo nazionale.

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