Gran Bretagna, Australia e Canada riconoscono la Palestina | La risposta scioccante di Israele che potrebbe cambiare tutto!
Gran Bretagna, Australia e Canada riconoscono ufficialmente la Palestina, spingendo Israele a rispondere con l’annessione della Cisgiordania. 🌍✌️


Gran Bretagna, Australia e Canada riconoscono lo Stato della Palestina; la risposta di Israele: “Annettiamo la Cisgiordania”
Alla vigilia dell’Assemblea Generale dell’ONU, tre Paesi anglosassoni – Gran Bretagna, Australia e Canada – hanno fatto un annuncio che segnerà una svolta significativa nella geopolitica mediorientale: hanno ufficialmente riconosciuto lo Stato della Palestina. Questa decisione, presa in un contesto di tensioni crescenti in Medio Oriente, rischia di alterare gli equilibri regionali e di porre nuove sfide per Israele.
Il Canada fa da apripista
Mark Carney, primo ministro canadese, ha spiegato che questo atto non solo rappresenta un passo importante per il Canada, ma è anche un impegno a favorire un futuro di pace. “Riconoscere lo Stato di Palestina non legittima il terrorismo né costituisce una ricompensa per esso”, ha dichiarato Carney, aggiungendo che il Canada rimarrà un alleato fermo di Israele.
L’Australia sottolinea la via della pace
In una dichiarazione simile, anche il primo ministro australiano, Anthony Albanese, ha ribadito che la soluzione a due Stati è l’unico cammino per una pace duratura. La sua posizione riflette un impegno di lungo periodo dell’Australia nel cercare di risolvere il conflitto israelo-palestinese.
Il Regno Unito per una nuova speranza di pace
Keir Starmer, primo ministro britannico, ha enfatizzato come questa decisione sia volta a “ravvivare la speranza di pace” in un contesto segnato da violenze e conflitti. La sua affermazione che né Israele né Palestina possono attualmente considerarsi sicuri si unisce alle dichiarazioni dei suoi omologhi, e sottolinea la necessità di un cambiamento radicale nella situazione.
Reazioni radicali in Israele
La risposta da parte della leadership israeliana è stata immediata e estremamente dura. Itamar Ben Gvir, ministro della Sicurezza Nazionale, ha parlato di “contromisure necessarie”, proponendo l’annessione della Cisgiordania come risposta diretta all’atteggiamento dei tre Paesi. Questa posizione mette in evidenza le fratture interne tra le diverse fazioni politiche israeliane e la crescente polarizzazione all’interno del governo.
Una possibile ondata di riconoscimenti
Secondo quanto riferito dal quotidiano britannico The Guardian, non si tratterebbe di tre casi isolati: una decina di Stati sono pronti a seguire il loro esempio, lanciando un coro di riconoscimenti nei confronti della Palestina durante la prossima Assemblea Generale dell’ONU. Questa mossa, pur essendo in parte simbolica, potrebbe avere impatti significativi nelle dinamiche regionali, promuovendo un fronte unito contro le forze militanti come Hamas.
Il panorama internazionale cambia
Nel contesto di questi sviluppi, ci sono tensioni tra alleati tradizionali di Israele, come la Germania e l’Italia, che si oppongono a tali riconoscimenti. Tuttavia, in Italia, la pressione interna per non alienarsi dagli Stati Uniti sta aumentando, creando una situazione potenzialmente esplosiva per il futuro delle relazioni internazionali.
In conclusione, la recente ondata di riconoscimenti dello Stato della Palestina da parte di Gran Bretagna, Australia e Canada pone interrogativi cruciali sul futuro del processo di pace in Medio Oriente, evidenziando la necessitĂ di un dialogo rinnovato tra tutte le parti coinvolte.