Greta Thunberg a bordo della Global Flotilla | La paura non ci fermerà, ecco perché!
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Global Flotilla, parla Greta Thunberg: “Stiamo bene, la strategia della paura non ci fermerà”
Roma, 24 settembre 2025 – In un drammatico aggiornamento dalla Global Sumud Flotilla, l’iconica attivista svedese Greta Thunberg ha rassicurato il mondo circa le condizioni dei partecipanti alla missione umanitaria diretta verso Gaza, dopo che undici navi sono state attaccate nelle ultime ore. Durante una diretta Instagram insieme a Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite riguardo i territori palestinesi occupati, Thunberg ha affermato: “Stiamo bene, siamo molto determinati ad andare avanti con la nostra missione”.
La Strategia della Paura
Thunberg ha denunciato l’uso della “strategia della paura” da parte di Israele, sostenendo che tali attacchi non potevano fermare l’avanzata della flotta umanitaria. “Eravamo consapevoli dei rischi,” ha dichiarato, sottolineando come gli attacchi aerei siano parte di una “guerra psicologica”. Nonostante i pericoli, l’attivista ha sottolineato che “non funzionerà” e che la flotta è preparata ad affrontare qualsiasi scenario.
Solidarietà e Determinazione
“Siamo quasi 50 navi di diverse dimensioni e velocità, ma ci muoviamo insieme,” ha continuato Thunberg, chiarendo che, anche se diverse imbarcazioni sono state danneggiate, l’equipaggio mantiene uno spirito di solidarietà. “Ci aiutiamo l’un l’altro”, ha aggiunto, evidenziando il fondamentale senso di comunità tra i membri della flotta.
Violazione del Diritto Internazionale
Greta Thunberg ha anche criticato le violazioni del diritto internazionale, ribadendo che “la legge è con noi”. La flotta, carica di cibo, medicinali e acqua potabile, cerca di rompere il blocco di Israele verso Gaza, una manovra definita illegale. L’attivista ha denunciato il silenzio della comunità internazionale su queste violazioni, lamentando la mancanza di aiuti o protezione da parte degli Stati.
Un Appello alla Cittadinanza
Thunberg ha lanciato un appello accorato a tutti i cittadini del mondo: “I palestinesi contano su di noi, dobbiamo alzare la voce con governi e istituzioni per fermare il silenzio e la complicità.” Ha esortato a uscire dalla propria comfort zone, invitando a “occupare le ambasciate israeliane, fare pressione sulle aziende” e a “manifestare”.
Le Parole di Francesca Albanese
Anche Francesca Albanese ha preso la parola, sostenendo che le accuse contro la flotta sono infondate. “La mafia pro-genocidio continua a dipingere la Sumud Flotilla come qualcosa di illegale, ma noi sappiamo che non c’è cosa più lontana dalla realtà.” Ha espresso preoccupazione per il negazionismo riguardante il genocidio in corso e ha sottolineato l’importanza delle proteste in Italia, definendole un momento che “unisce l’intera umanità”.
Conclusioni
L’odierna diretta ha permesso di evidenziare le gravi situazioni che la Global Sumud Flotilla sta affrontando e ha lanciato un messaggio forte e chiaro: il sostegno alla causa palestinese non deve mancare, e ogni voce può fare la differenza. In un momento in cui il silenzio sembra prevalere, gli attivisti a bordo delle navi ricordano che “tutti hanno la responsabilità di agire”.