Iacchetti lancia una bomba su Gaza | Tajani risponde: “È solo un comico!”

Scontro in TV tra Iacchetti e Tajani: una Flottilla contro un governo “silenzioso”

ROMA – Ieri sera, la trasmissione “È sempre CartaBianca” ha assistito a un acceso confronto tra il conduttore Enzo Iacchetti e il ministro degli Esteri Antonio Tajani. La questione, divenuta ben presto un tema caldo, ha riguardato il coinvolgimento italiano nella crisi di Gaza e il ruolo della Sumud Flotilla.

Nella puntata, Iacchetti ha ribadito la sua posizione critica nei confronti dell’operato del governo. “Meloni ci mette molto tempo a capire le cose e quindi fa un passettino alla volta…”, ha dichiarato il conduttore, evidenziando le difficoltà dell’esecutivo nel mantenere la coesione tra i vari membri, in particolare nei confronti di Matteo Salvini, descritto come il “principe dell’intelligenza”.

Ma il momento culminante è arrivato quando Iacchetti ha parlato dell’attività della Flottilla. Rivolgendosi all’attivista Lorenzo D’Agostino, presente in collegamento, ha affermato: “Per me siete i nuovi eroi, i giovani vi adorano… avete supplito a un governo silenzioso da sempre nel mondo.” Inoltre, il conduttore ha promesso il suo sostegno ai membri della Flottilla, mostrando una forte empatia verso la causa.

La risposta di Tajani non si è fatta attendere. Collegato da New York, il ministro ha subito ribattuto: “Iacchetti parla senza conoscere le cose”, accusando il conduttore di diffondere informazioni errate. Tajani ha elencato le azioni concrete intraprese dall’Italia, sottolineando che “abbiamo mandato decine di tonnellate di beni alla popolazione palestinese” e che l’Italia risulta essere il paese che ha accolto il maggior numero di rifugiati di Gaza.

Il ministro non ha risparmiato critiche dirette a Iacchetti, definendolo un “bugiardo” per le sue affermazioni sul ruolo della Flottilla. “Non è vero che non abbiamo fatto niente”, ha tuonato, sostenendo con fermezza che l’assistenza italiana a Gaza è stata significativa e continua.

L’acceso dibattito ha sollevato interrogativi non solo sull’operato del governo, ma anche sul punto di vista degli artisti e dei media nella formazione dell’opinione pubblica. In un momento in cui la geopolitica è così complessa, le parole di Iacchetti e Tajani riflettono le profonde divisioni e i contrasti su come affrontare la crisi a Gaza e sul ruolo che ogni attore può e deve avere.