Il grido d'allarme di Kallas su Gaza | L'Europa è davvero impotente di fronte alla crisi?
Kaja Kallas lancia un appello all'Europa: la crisi a Gaza richiede unità e azioni concrete. Scopri le sue proposte! 🌍💔


La crisi a Gaza va affrontata: Kallas esorta l’Europa all’unità
STRASBURGO – Nel corso di un acceso dibattito al Parlamento europeo, l’Alto rappresentante per gli Affari esteri dell’Unione europea, Kaja Kallas, ha lanciato un appello urgente alla comunità europea, definendo la situazione a Gaza come una “catastrofe umanitaria”. Kallas ha esortato gli Stati membri a compattarsi, affermando: “Non stiamo facendo abbastanza”.
L’intervento di Kallas ha sottolineato la necessità di una risposta unitaria da parte dell’Europa, rimarcando che “la catastrofe umanitaria a Gaza sta mettendo a dura prova l’Unione europea”. Ha evidenziato come sia fondamentale continuare i dialoghi diplomatici: “Se non parliamo, non arriviamo da nessuna parte”.
Durante la sua esposizione, l’Alto rappresentante ha riconosciuto gli sforzi dell’Unione per fornire aiuti umanitari, sottolineando che l’Europa si è dimostrata “l’attore internazionale più attivo nel donare aiuti umanitari” e tra i primi sostenitori di una soluzione pacifica per la Palestina, basata sull’idea di due Stati. Tuttavia, ha aggiunto che i passi compiuti fino ad ora non sono sufficienti.
“Serve più pressione sul governo di Israele”, ha affermato Kallas, indicando che ha utilizzato tutte le risorse politiche a sua disposizione per cercare di migliorare la situazione. Questo richiamo alla responsabilità gode di ulteriore importanza nel contesto della risoluzione che l’Europarlamento si appresta a votare per la prima volta, proposta dall’eurogruppo dei Socialisti e Democratici, la quale contiene esplicitamente il termine “genocidio”.
Concludendo il suo discorso, Kallas ha rimarcato l’urgenza di un’azione coordinata e incisiva da parte dell’Unione Europea, affermando che solo attraverso il dialogo e l’unità si potrà davvero aspirare a una soluzione duratura per il conflitto in corso e una prospettiva di pace stabile per Gaza e la Palestina.