Israele bombarda Gaza per 170 volte in 24 ore | Netanyahu svela la sua verità all'Onu e provoca una reazione mondiale!

A Gaza almeno 170 raid israeliani in 24 ore: Netanyahu vola all’Onu e promette: “Dirò la nostra verità”

Roma – Nelle ultime 24 ore, la situazione a Gaza si è aggravata drasticamente, con almeno 170 raid aerei condotti dall’esercito israeliano. Secondo quanto riportato, questi attacchi hanno causato almeno 15 vittime, tra cui diversi bambini, in particolare nel quartiere di Az-Zawayda, dove un bombardamento ha provocato la morte di 11 persone in un’abitazione.

In volo verso New York

Contemporaneamente, il premier israeliano Benjamin Netanyahu è in viaggio verso New York per partecipare all’Assemblea generale delle Nazioni Unite. La sua partenza ha scatenato due manifestazioni contrapposte: una in sostegno al suo operato e l’altra di protesta da parte dei familiari degli ostaggi israeliani, che accusano il governo di non fare abbastanza per negoziare la liberazione di circa 50 israeliani, catturati dal gruppo Hamas.

I timori per gli ostaggi

L’ultima offensiva su Gaza City ha sollevato allarmi sulla sicurezza degli ostaggi, mentre il governo israeliano giustifica i bombardamenti come un modo per esercitare pressione su Hamas. Secondo l’ONU, quasi 700mila palestinesi sono stati costretti ad abbandonare le proprie case, trovandosi in una situazione di grave emergenza umanitaria, priva di ripari, cibo e acqua a causa del blocco degli aiuti.

Un volo allungato e rischioso

Notizie dal Times of Israel rivelano che l’aereo di Stato che trasporta Netanyahu ha deviato il suo tragitto, attraversando lo spazio aereo di Italia e Grecia per evitare di passare sopra i Paesi che hanno espresso la volontà di arrestarlo in base a un mandato della Corte penale dell’Aja, relativo a presunti crimini di guerra.

La verità di Israele all’ONU

Arrivato a New York, Netanyahu prevede di esporre la “verità di Israele” durante il suo intervento. Ha già definito il riconoscimento dello Stato di Palestina come una “vergognosa capitolazione” da parte dei leader internazionali verso Hamas, affermando con fermezza: “Non ci sarà nessuno Stato palestinese”. Con l’intento di sostenere la posizione di Israele, ha annunciato che denuncerà i leader che desiderano riconoscere uno Stato palestinese, definendoli inaccettabili per il futuro della nazione israeliana.

Il sostegno della comunità internazionale

È previsto anche l’intervento del presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese (Anp), Mahmoud Abbas, che si attende di sostenere una recente risoluzione adottata da 157 Stati membri delle Nazioni Unite, che riconosce lo Stato di Palestina. Fonti da Israele indicano che sono stati suggeriti provvedimenti di sanzioni contro Abbas nel caso sostenesse apertamente la creazione di uno Stato palestinese.

In un momento di crisi profonda e tensioni crescenti, gli sviluppi della settimana potrebbero segnare un ulteriore punto di svolta nel conflitto israelo-palestinese. La community internazionale guarda con attenzione agli esiti di queste importanti dichiarazioni e negoziati, mentre il conflitto continua a mietere vittime e a sollevare indignazione globale.