Israele in Marcia | Gli attivisti sorprendono tutti con un messaggio potente di solidarietĂ !
Attivisti israeliani protestano al confine con Gaza contro il genocidio, mentre l'avanzata militare continua. Una chiamata urgente per la pace! 🕊️🚨


VIDEO| Gaza, gli attivisti israeliani al confine: “Stop al genocidio”
Oltre 200 attivisti israeliani hanno manifestato oggi al confine con la Striscia di Gaza, chiedendo la fine dell’assedio e denunciando quello che definiscono un genocidio. L’iniziativa, sostenuta dalla Global Sumud Flotilla, si inserisce nel contesto di un crescente malcontento contro le politiche del governo israeliano guidato da Benjamin Netanyahu.
La manifestazione è stata organizzata dal Radical Blocco, un collettivo di sinistra emerso dopo il 7 ottobre 2023. Da allora, gli attivisti hanno preso a cuore la lotta contro le operazioni militari e le politiche considerate oppressive nei confronti della popolazione palestinese. “Fermiamo il terrorismo sionista” e “Liberiamo il ghetto di Gaza, Palestina libera” sono solo alcuni dei messaggi che hanno animato la protesta.
Quattro persone sono state arrestate durante l’evento, ma gli attivisti dichiarano che la polizia non ha potuto fermare la marcia, caratterizzata da bandiere e tamburi. In un video diffuso dai manifestanti, si può notare l’intenso fervore e la determinazione di chi ha scelto di scendere in piazza per la causa palestinese.
Parallelamente, Gaza City continua a essere teatro di violenti scontri, con l’avanzata delle forze israeliane che includono carri armati, aerei da combattimento e droni. La situazione umanitaria è critica: gli spostamenti forzati dei residenti, già sopra il milione, sono aumentati a causa della mancanza di cibo e sicurezze, con solo il 10% dell’area considerata non militare. Dalla mattina odierna si contano già 21 vittime, inclusi anche pazienti vulnerabili che sono stati costretti a lasciare gli ospedali.
Le organizzazioni umanitarie, come Islamic Relief, hanno espresso preoccupazioni crescenti: molti degli evacuati sono bambini e adulti affetti da malnutrizione grave, alcuni dei quali sono stati trasportati in barella o sedia a rotelle. Queste condizioni hanno messo in risalto le difficoltĂ enormi che affrontano le persone in questa enclave.
In ambito internazionale, l’attenzione si è concentrata sul Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, dove gli Stati Uniti hanno messo nuovamente il veto su una risoluzione che richiedeva un immediato cessate il fuoco a Gaza. Questo veto arriva mentre la situazione umanitaria continua a deteriorarsi, nonostante il sostegno di altri 14 membri del Consiglio per la proposta. Gli Stati Uniti sostengono che un cessate il fuoco avvantaggerebbe Hamas, complicando ulteriormente le prospettive di pace.
Il dibattito sul riconoscimento dello Stato di Palestina è previsto nelle prossime settimane, in particolare alla luce della proposta avanzata da Francia e Arabia Saudita, mentre le manifestazioni continuano a richiamare l’attenzione sulla crisi in corso.