Medici Senza Frontiere sospende le attività a Gaza City | Perché la situazione è diventata insostenibile?
Medici Senza Frontiere sospende le attività a Gaza City per la situazione insostenibile. Emergono pesanti conseguenze umanitarie. 💔🚑


Medici Senza Frontiere sospende le attività mediche a Gaza City: “Situazione insostenibile”
Medici Senza Frontiere (MSF) ha annunciato la sospensione delle proprie attività mediche a Gaza City a causa del deterioramento della situazione sul campo. Con un comunicato condiviso sui social media, l’organizzazione ha espresso il suo dispiacere per tale decisione, definendola “presa col cuore pesante”.
La decisione arriva mentre i carri armati israeliani hanno accerchiato le cliniche supportate da MSF, mettendo a rischio la sicurezza sia del personale che dei pazienti. “È col cuore pesante che abbiamo dovuto prendere questa decisione: abbiamo sospeso le nostre attività mediche a Gaza City dove la situazione a livello di sicurezza è diventata insostenibile”, si legge nel comunicato.
In un contesto di violenza crescente, i bisogni umanitari nella città sono enormi. Centinaia di migliaia di persone restano bloccate sotto bombardamenti incessanti, con un sistema sanitario già al collasso: strutture ospedaliere danneggiate, forniture mediche inadeguate e personale stremato da mesi di emergenza. La sospensione delle attività di MSF rappresenta quindi un ulteriore colpo all’accesso alle cure per una popolazione civile già esausta.
Nonostante l’immobilità a Gaza City, Medici Senza Frontiere continua a prestare soccorso in altre aree della Striscia. L’organizzazione ha confermato che a Khan Younis viene supportato l’ospedale Nasser e gestiti tre centri di assistenza sanitaria di base, mentre nella zona centrale si offre supporto al pronto soccorso dell’ospedale Al-Aqsa e sono attivi due ospedali da campo a Deir Al-Balah.
Questo annuncio di MSF funge anche da allerta per la comunità internazionale, sollecitando la necessità di proteggere le strutture sanitarie. Il diritto internazionale umanitario, in effetti, prevede l’immunità per il personale sanitario e le strutture mediche, un principio che, purtroppo, viene frequentemente violato nel conflitto attuale. La sospensione delle attività a Gaza City non è solo un segnale della gravità della situazione, ma un crudo promemoria di come la guerra stia erodendo ogni spazio di umanità.