Migranti trasformati in Pokémon: la provocazione shock del governo Trump | È giusto sfruttare immagini iconiche per la propaganda?
Scopri l’imbarazzante video del governo Trump che utilizza Pokémon per attaccare i migranti. Reazioni furiose sui social! 🎮🚫✨


VIDEO | I migranti come Pokémon: la nuova propaganda social del governo Trump
Roma – Un controverso video promosso dal Dipartimento della Sicurezza Interna degli Stati Uniti e dalla Casa Bianca ha sollevato un’ondata di indignazione sui social media. Il clip, che utilizza la nota canzone di Pokémon, presenta un mix di spezzoni dei raid dell’ICE, la polizia di frontiera americana, accostati a un messaggio dallo slogan “Gotta Catch ‘em All”. Gli utenti si sono scagliati contro il video, definendolo imbarazzante e inappropriato.
Il filmato, di circa un minuto, mostra volti di persone arrestate e descritti come presunti criminali, con l’aspetto grafico che ricorda il celebre franchise Pokémon. Questo utilizzo di elementi di cultura pop per veicolare un messaggio politico ha sollevato la protesta di molti internauti, pronti a segnalare l’accaduto alla Nintendo per plagio.
REAZIONI DEL PUBBLICO: CHE FOLLIA!
Poche ore dopo la pubblicazione, i social sono stati inondati da commenti furenti. Gli utenti hanno definito il video come “infantile” e “ridicolo”, e alcuni hanno ironicamente ribaltato il messaggio del ritornello, suggerendo di “prendere le persone sulla lista Epstein”. Un commento ricorrente è stato quello di vedere la Casa Bianca come un’“istituzione immatura” a causa di tali contenuti.
Ma il video non è l’unico esempio della campagna controversa messa in atto dall’amministrazione. Un altro post ha attirato l’attenzione, presentando un’immagine di un personaggio cartoon, Labubu, trasformato per l’occasione in un “predatore sessuale”. Accompagnato da un messaggio che recita: “Immigrato clandestino arrestato dall’ICE”, il post ha scatenato ulteriori reazioni negative.
UN NEGOZIO DELLA FOLLIA ANCHE PER LA CASA BIANCA
La reazione degli utenti è stata incredula, con commenti che variano dall’incredulità alla richiesta di verificare la veridicità del profilo social. “Questo non può essere il sito ufficiale della Casa Bianca, è così immaturo”, ha commentato un utente. Altri hanno definito il contenuto “imbarazzante e insano”, evidenziando la linea sempre più estrema della propaganda governativa.
La situazione pone interrogativi significativi sul modo in cui il potere politico utilizza i social media per comunicare messaggi, specialmente in un contesto delicato come quello dell’immigrazione. La confusione tra cultura pop e comunicazione istituzionale potrebbe avere conseguenze rilevanti a lungo termine, non solo per l’immagine della Casa Bianca, ma anche per l’opinione pubblica riguardo le politiche migratorie.
In attesa di una posizione ufficiale sulle forti critiche ricevute, il governo Trump continua il suo percorso di comunicazione attraverso canali sempre più controversi. Resta da vedere come e se queste azioni influenzeranno l’opinione pubblica e le reazioni delle istituzioni coinvolte.