Nave italiana sospende la missione a Gaza | Bonelli e Fratoianni in allerta: è una scelta incomprensibile?

La nave italiana della Marina Militare potrebbe fermarsi prima delle acque di Gaza: polemiche e appelli alla protezione della missione

ROMA – Il dibattito sulle operazioni della Flotilla si intensifica, con i leader politici italiani che esprimono preoccupazione per le potenziali decisioni della Marina Militare Italiana. Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni, esponenti di Avs, hanno recentemente dichiarato che la nave italiana, che sta monitorando la Flotilla, potrebbe interrompere la sua navigazione a una distanza di circa 100-120 miglia dalle coste di Gaza. Questa scelta suscita interrogativi e timori.

“La notizia che abbiamo ricevuto ci lascia sbigottiti,” affermano Bonelli e Fratoianni. “La nave si troverebbe in acque internazionali, ben lontano dalle acque territoriali israeliane, eppure ci si prepara a fermarla.” I due politici sostengono che un simile intervento sarebbe incomprensibile e controproducente, considerando le attuali tensioni nella regione.

Gli esponenti di Avs hanno sottolineato che la Flotilla e le imbarcazioni collegate non costituiscono una minaccia. Infatti, chiedono l’apertura di “corridoi umanitari permanenti,” citando la grave crisi umanitaria che affligge la popolazione di Gaza. “Ogni tentativo di aggressione da parte di Israele,” avvertono, “sarebbe un chiaro atto di pirateria internazionale e una violazione del diritto internazionale.”

La questione si fa ancora più seria se si considera l’attuale situazione geopolitica: “Israele deve rispondere delle sue azioni,” concludono Bonelli e Fratoianni, “che non avvengono in un vuoto giuridico ma sono soggette alle norme internazionali, e chi nega questo sta compromettendo la sicurezza e i diritti del popolo palestinese.”

La reazione da parte del governo italiano è attesa con ansia. La posizione della Marina Militare, che sembra pronta a informare la Flotilla del pericolo e a fermare la sua navigazione, è stata accolta con scetticismo. “Chiediamo al governo di proteggere la missione e i diritti di tutti coloro che sono coinvolti,” concludono i leader di Avs.

Nell’attesa di ulteriori sviluppi, la comunità internazionale osserva con crescente preoccupazione le evoluzioni di questa delicata situazione, che potrebbe avere ripercussioni significative sulla stabilità della regione.