Netanyahu ordina altoparlanti in Gaza per diffondere il suo discorso all'Onu | Un'operazione rischiosa o un geniale colpo di teatro?
Netanyahu ordina la diffusione del suo discorso all'Onu in Gaza. Un’azione rischiosa per le IDF nel mirino di Hamas. Scopri di più! 🎤🕊️✨


Netanyahu ordina la diffusione del suo discorso all’Onu in tutta Gaza
In un’azione decisamente controversa, il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha ordinato che il suo discorso all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite venga trasmesso in tutta la Striscia di Gaza tramite altoparlanti. Questa decisione, resa nota nella mattinata del 26 settembre 2025, ha sollevato preoccupazioni tra le forze armate israeliane.
Il primo ministro israeliano ha richiesto che l’intera popolazione gazza possa ascoltare le sue dichiarazioni, mentre si prepara a criticare pubblicamente i recenti riconoscimenti dello Stato palestinese da parte di nazioni occidentali, tra cui Francia e Regno Unito. Queste affermazioni sono state confermate da fonti all’interno dell’ufficio di Netanyahu, il quale si attende un ampio risonanza mediatica dal suo intervento previsto per le 15 ora italiana.
Tuttavia, l’implementazione di questo piano non è priva di rischi. Secondo quanto riportato da alcuni media israeliani, tra cui Haaretz, le Forze di Difesa Israeliane (IDF) avrebbero espresso iniziali riserve riguardo a questa operazione, suggerendo che essa costringerebbe i soldati a lasciare le loro postazioni, esponendoli così al fuoco dei gruppi militanti di Hamas. Nonostante le preoccupazioni, sembra che le IDF si stiano preparando a proseguire con la trasmissione, etichettando l’operazione come una forma di “guerra psicologica”.
Con le tensioni già elevate nella regione, questa iniziativa di disinformazione e provocazione contribuisce a una situazione già complessa, lasciando aperti interrogativi sulle conseguenze di tali azioni. Molti analisti temono che l’esposizione delle truppe a potenziali attacchi, insieme alla diffusione di un messaggio provocatorio, possa inasprire ulteriormente il conflitto in corso.
In un contesto dove ogni parola e azione possono scatenare reazioni violente, il discorso di Netanyahu non solo molto atteso a New York, ma diventa anche una miccia pronta a innescare ulteriori fratture in una regione segnata dalla divisione. La decisione di trasmettere il suo discorso, quindi, appare non solo strategica ma anche incredibilmente rischiosa, ponendo un ulteriore tassello in un conflitto che continua a segnare il destino di milioni di persone.