Raid russo su Kiev causa tragedia | I dettagli che nessuno si aspettava sulle vittime innocenti!

Raid russi su Kiev: colpito un palazzo governativo

ROMA – Notte di terrore in Ucraina. Nelle ultime ore, diverse città, tra cui Kiev, Kryvyi Rih, Dnipro, Kremenchuk e Odessa, sono state bersaglio di massicci attacchi russi con droni e missili. La capitale ha subito danni particolarmente gravi, con il sindaco Vitaliy Klitschko che ha riportato notizie di incendi e distruzione in vari edifici residenziali.

Un palazzo di nove piani nel distretto di Svyatoshynskyj ha subito crolli dal quarto all’ottavo piano, come confermato dalle autorità. In un altro condominio, le fiamme sono divampate agli ultimi livelli, mentre ulteriori palazzine nelle vicinanze hanno subito danni significativi, causando anche auto in fiamme nei parcheggi circostanti.

Secondo il bilancio aggiornato fornito da Klitschko, ci sono due vittime, tra cui una giovane donna e un bambino di appena un anno, con 17 feriti, sette dei quali sono stati ricoverati in ospedale. I soccorritori continuano a lavorare tra le macerie, alla ricerca di eventuali superstiti.

La premier Yulia Svyrydenko ha confermato che, per la prima volta, anche un edificio governativo di Kiev è stato colpito, riportando danni al tetto e agli ultimi piani. Svyrydenko ha denunciato la situazione, esprimendo la necessità di nuove sanzioni contro il petrolio e il gas russi, oltre a un urgente potenziamento degli armamenti per la difesa dell’Ucraina.

Il governo ucraino ha descritto l’attacco come un “deliberato assalto contro obiettivi civili.” L’intensificarsi delle ostilità ha portato il presidente Volodymir Zelensky a lanciare un appello su Telegram, affermando: “Questi omicidi sono un crimine deliberato, quando la vera diplomazia sarebbe potuta iniziare da tempo. Il mondo può costringere i criminali del Cremlino a smettere di uccidere, serve solo la volontà politica.”

Le squadre di emergenza continuano le operazioni di soccorso, mentre il conflitto in Ucraina continua a provocare una crescente crisi umanitaria e un clima di paura tra la popolazione.