Rifiutata da 2.500 poliziotti | Scopri la veritĂ  sullo scandalo della nave del G7!

Indagini chiuse sulla nave del G7 rifiutata da 2.500 poliziotti: tre indagati per frode. Scopri le gravi condizioni che hanno portato al sequestro! 🚢🚨

A cura di Redazione
05 settembre 2025 17:51
Rifiutata da 2.500 poliziotti | Scopri la veritĂ  sullo scandalo della nave del G7! -
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Chiuse le indagini sulla nave del G7, tre indagati per frode: “Rifiutata” da 2.500 poliziotti

BARI – Si concludono le indagini che hanno investito la nave “Mykonos Magica”, ribattezzata “Goddess of the Night”, destinata ad ospitare 2.570 agenti delle forze di polizia durante il Vertice internazionale G7 tenutosi in Puglia dal 13 al 15 giugno 2024. La procura di Brindisi ha emesso un avviso di conclusione delle indagini nei confronti del direttore e rappresentante legale della società “Mykonos Magica Inc.”, della proprietaria e di un procuratore speciale. Tutti sono indagati per frode nelle pubbliche forniture.

Le indagini sono state avviate dopo che gli agenti, saliti a bordo della nave, hanno denunciato le pessime condizioni igienico-sanitarie in cui si trovavano. Secondo i sindacati, gli alloggi erano sporchi e danneggiati, i servizi igienici inutilizzabili e le docce in condizioni disastrose. Addirittura, molte cabine risultavano allagate. Questi problemi hanno spinto il ministero dell’Interno a ritirare l’uso della nave, costringendo a riallocare il personale in altre strutture ricettive.

La procura ha chiarito i motivi dell’indagine, affermando che gli indagati avrebbero agito in concorso, “commettendo frode nell’adempiendo degli obblighi derivanti dal contratto stipulato in data 3 giugno 2024”. Questo contratto prevedeva l’affidamento diretto dei servizi di ospitalità tra il dipartimento della Pubblica Sicurezza del ministero dell’Interno e la società Mykonos Magica Inc. “Le rassicurazioni fornite via email non sono state rispettate”, evidenzia la procura.

Immediatamente dopo il sequestro probatorio avvenuto lo scorso anno, le autorità hanno iniziato un lavoro di approfondimento, da cui sono emerse le evidenti discrepanze tra quanto promesso e la realtà dei fatti. La nave è stata consegnata “priva delle caratteristiche richieste e garantite”, confermando la sostanziale inadeguatezza della struttura per l’ospitalità tanto attesa.

Il caso solleva interrogativi non solo sul rispetto degli standard di sicurezza e igiene per eventi di tale portata, ma anche sulla trasparenza dei contratti pubblici e delle procedure di gara. La situazione si fa seria, e le autoritĂ  potrebbero fare ulteriori passi per garantire che episodi simili non si ripetano in futuro.

L’attenzione ora è rivolta alle prossime mosse legali degli indagati e alla risposta delle istituzioni, che dovranno affrontare le conseguenze di questo ennesimo scivolone.

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