Riforma dei commercialisti respinta | Un'opportunità inaspettata per un nuovo inizio?
Riforma respinta per i commercialisti: un'opportunità di ripartenza! Cuchel chiama a un nuovo progetto condiviso. Scopri di più! 📊✨


Riforma dei Commercialisti: Un’Occasione di Ripartenza Secondo l’ANC
Il recente stop alla proposta di riforma dell’ordinamento professionale dei commercialisti, deciso dal Consiglio dei ministri il 5 settembre, è stato accolto con sorpresa e fermezza dall’Associazione Nazionale Commercialisti (ANC). Il presidente Marco Cuchel ha sottolineato che questa decisione rappresenta un’opportunità per trovare un nuovo slancio nel dialogo con gli iscritti e le associazioni territoriali, affermando: “La vera riforma non è quella che cambia le regole del voto, ma quella che rafforza la dignità, l’unità e il ruolo dei commercialisti nella società.”
Durante la stessa seduta, il Governo ha approvato riforme per avvocati e medici, ma ha scelto di non procedere con quella proposta dal Consiglio Nazionale dei commercialisti. A detta di Cuchel, questo ha evidenziato la necessità di costruire un progetto condiviso che possa “ascoltare davvero iscritti, territori e associazioni.”
Critiche alla Proposta di Riforma
L’ANC ha espresso forti perplessità riguardo ai contenuti della riforma predisposta dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (CNDCEC). Secondo l’associazione, la proposta si è mostrata “priva di contenuti sostanziali” e non affronta questioni cruciali come la precarietà dei giovani professionisti e la sostenibilità previdenziale. Il fulcro della riforma si basava principalmente su modifiche elettorali, che la ANC ha considerato insignificanti rispetto alle vere necessità degli studi professionali.
“Circa il 90% dei colleghi non conosce né il testo né i contenuti della proposta,” ha lamentato Cuchel, sottolineando un assente confronto con la base professionale. Questa mancanza di coinvolgimento ha alimentato fratture invece di favorire una coesione all’interno della categoria.
Rinvio Come Opportunità di Riflessione
Nonostante le critiche, Cuchel ha invitato a non considerare il rinvio della riforma come una sconfitta. “Abbiamo bisogno di un ordinamento che riconosca i commercialisti come presidio di legalità e sviluppo economico,” ha dichiarato, sottolineando la necessità di semplificare le regole e valorizzare le competenze senza introdurre nuove complicazioni burocratiche.
L’appello finale del presidente dell’ANC è rivolto direttamente alla leadership del CNDCEC: “Il presidente è il rappresentante di tutti i 120mila iscritti, non di una parte soltanto.” La riforma avviata senza un ascolto adeguato rischia di creare divisioni insormontabili.
L’ANC si è impegnata a continuare a vigilare e proporre soluzioni concrete, evidenziando che “la professione non ha bisogno di narrazioni trionfalistiche, ma di verità, ascolto e coesione.” In questo momento cruciale, i commercialisti sono chiamati a unirsi per costruire un futuro più solido e coeso, partendo da questa inaspettata occasione di riflessione e collaborazione.