San Siro in gioco | I cittadini sosterranno il sindaco o chiederanno giustizia?
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Milano, il Sindaco Sala ribadisce: “Nessuno sconto sullo stadio e l’aula comunale è sovrana”
Milano, 3 settembre 2025 – La vendita dello stadio di San Siro, la ricerca di un successore per l’assessore dimissionario Giancarlo Tancredi e la gestione delle proteste per il centro sociale Leoncavallo: questi sono alcuni dei temi cruciali affrontati oggi dal sindaco di Milano, Giuseppe Sala, durante un incontro con la stampa, a margine della commemorazione del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa e della moglie Emanuela Setti Carraro, entrambi vittime della mafia nel 1982.
“L’accordo non è ancora definito, ma speriamo di chiuderlo a brevissimo”, ha affermato Sala, riferendosi alle trattative in corso per la cessione dello stadio a Milan e Inter. Il primo cittadino ha precisato che “lo sconto, come viene chiamato, è pari a zero”, confermando la totale mancanza di agevolazioni economiche per i club. Il Comune, comunque, si fa carico di una parte delle spese, che potrà arrivare fino a un massimo di 36 milioni di euro, su un prezzo di vendita fissato a 197 milioni.
Alla domanda se l’eventuale bocciatura della vendita potrebbe portare a sue dimissioni, Sala ha risposto con decisione: “Assolutamente no. Un sindaco si dimette se non viene approvato il bilancio, non per una vicenda come questa”. Ha poi chiarito che, nel caso in cui il Consiglio comunale non approvi la vendita, “sarà un problema che si prenderà il prossimo sindaco”. L’esponente di centro-sinistra ha sottolineato il cambiamento di mentalità delle squadre di calcio riguardo allo stadio, definendolo “un’occasione di business”, e ha intenzione di proseguire sulla strada già tracciata.
Sui tempi di approvazione, il sindaco ha affermato che la questione potrebbe chiudersi “la settimana prossima o quella successiva”, a seconda del progresso delle trattative.
In merito alla successione di Tancredi, Sala ha escluso in tempi brevi l’arrivo di un nuovo assessore all’Urbanistica, affermando: “Per il momento la vicesindaca sta gestendo le cose, quindi non prevedo a breve alcuna decisione diversa”. Ha inoltre dichiarato di non essere favorevole all’idea di un supercommissario o di un superconsulente.
“Sto lavorando sul Leoncavallo, e sono abituato alle contestazioni”, ha riconosciuto il sindaco, anticipando un settembre di intensi confronti. La questione del centro sociale rimane aperta e coperta da una certa incertezza, ma Sala ha espresso la sua speranza che le manifestazioni legate a questo tema si svolgano in maniera pacifica.
Infine, ha espresso il suo sostegno all’appello dell’Anpi, sottolineando che “l’Anpi si muove con grande intelligenza e con la moderazione che a volte serve”. Con il suo impegno, Sala si prepara a gestire un periodo cruciale per Milano, con sfide significative davanti a sé.