Schiaffo in campo: il padre avversario si difende e scatena un'ondata di emozioni! | La verità sulla violenza nello sport è più complessa di quanto pensi!
La G.S.D. Volpiano Pianese si ritira dal torneo dopo l'aggressione al suo portiere. Una scelta difficile per promuovere sportività e rispetto. ⚽️🤝

La squadra del 13enne aggredito si ritira dal torneo giovanile. Il papà avversario: “È stato solo uno schiaffo”
ROMA – La violenza nel calcio giovanile ha toccato un nuovo triste apice. La squadra del 13enne portiere aggredito, il G.S.D. Volpiano Pianese, ha annunciato la sua rinuncia al Torneo Super Oscar dopo il grave episodio che ha avuto luogo domenica scorsa, durante una partita contro la Csf Carmagnola. Il presidente della squadra, Mario Gariglio, ha espresso il rammarico della società e la necessità di riflettere su quanto accaduto.
In un comunicato pubblicato sulla pagina Facebook ufficiale, Gariglio ha dichiarato: “Con profondo rammarico, e con il senso di responsabilità che ci ha sempre contraddistinto, comunichiamo la decisione di ritirare la nostra squadra Under 14 dal torneo.” Questo gesto è stato motivato dal desiderio di garantire un ambiente sereno e formativo per i giovani atleti, nonostante le circostanze avverse.
Il presidente ha sottolineato che la società ha sempre creduto fermamente nei valori dello sport: lealtà, rispetto e fair play sono i principi che guidano il nostro lavoro quotidiano. L’intento di Gariglio è chiaro: “Vogliamo promuovere uno sport che sia scuola di vita, mai di paura o violenza.”
A sostenere questo punto di vista è anche il presidente della Fifa, Gianni Infantino, che ha condannato senza riserve ciò che è accaduto, affermando che “il calcio deve essere gioia e divertimento.”
La versione del padre dell’avversario
A dare una svolta alla narrazione è il padre dell’altro giovane atleta coinvolto. In un’intervista a Repubblica, l’uomo ha dichiarato: “Chiedo scusa per la mia reazione, ma è andata diversamente da come è stata raccontata.” Secondo la sua versione, sarebbe intervenuto solo per difendere il proprio figlio, affermando di aver sferrato solo “uno schiaffo all’altro portiere”.
L’avvocata dell’uomo, Beatrice Rinaudo, ha aggiunto: “Nulla giustifica quello che ha fatto il mio cliente, ma è un papà ed è umano”, insistant che la situazione fosse stata esagerata. Ha anche manifestato preoccupazione per la reazione della società avversaria, suggerendo che stessero cercando di sfruttare l’accaduto per ottenere una visibilità mediatica.
Reazioni e conseguenze
Mentre le autorità sportive valutano sanzioni, un video della scena dall’alto potrebbe rivelarsi cruciale per la ricostruzione dei fatti. L’avvocata Rinaudo ha poi rivelato che “il mio assistito sta ricevendo minacce di morte”, evidenziando come la situazione si sia rapidamente deteriorata, trascendendo il contesto sportivo per trasformarsi in una questione di sicurezza personale.
In questo drammatico contesto, il calcio giovanile si trova ora a dover affrontare una crisi di valori, con le autorità e le società chiamate a riflettere su come promuovere un ambiente sano e rispettoso per i giovani atleti. La rinuncia del Volpiano Pianese non è solo un gesto simbolico, ma un forte messaggio contro la violenza nel mondo dello sport.