Trump lancia un ultimatum all'Europa: “Se non chiudete le frontiere, i vostri Paesi andranno all’inferno” | È davvero il momento di ascoltarlo?

Trump accusa l'Onu di parole vuote e l'Europa di fronteggiare l'immigrazione. Un intervento esplosivo all'Assemblea Generale: ecco i dettagli! 🇺🇸🌍💥

A cura di Redazione Redazione
23 settembre 2025 16:55
Trump lancia un ultimatum all'Europa: “Se non chiudete le frontiere, i vostri Paesi andranno all’inferno” | È davvero il momento di ascoltarlo? -
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Trump attacca l’Onu e l’Europa: “Basta chiacchiere, le frontiere aperte ci porteranno all’inferno”

ROMA – Con un intervento incendiario all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, Donald Trump ha messo in mostra il suo stile controverso, ritornando su temi familiari: la critica alle istituzioni internazionali, l’immigrazione e il conflitto in Medio Oriente. “Hanno un potenziale enorme, ma tutto ciò che fanno è scrivere lettere forti senza mai dare seguito. Parole vuote, e le parole vuote non fermano le guerre. Solo i fatti lo fanno”, ha affermato, rivendicando di aver “messo fine a sette guerre” dal suo ritorno alla Casa Bianca.

Un attacco frontale agli alleati

Nel suo intervento, Trump si è scagliato contro l’Europa, esortando i leader europei a “smettere di comprare petrolio e gas dalla Russia e fare un passo avanti” per risolvere la crisi russo-ucraina. “Voi siete molto più vicini, noi abbiamo un oceano in mezzo”, ha sottolineato, minacciando l’imposizione di nuovi dazi a Mosca se non si pervenisse a un accordo di pace.

Tuttavia, uno dei punti più controversi del suo discorso è stato il suo appello a chiudere le frontiere europee. “È ora di porre fine al fallito esperimento delle frontiere aperte. Dovete farlo subito. I vostri Paesi andranno all’inferno”, ha esclamato, definendo il flusso migratorio in Europa come parte di un’“agenda migratoria globalista”.

La questione di Gaza

Affrontando il tema del Medio Oriente, Trump ha accusato Hamas di aver respinto ogni offerta di pace, ma ha evitato di menzionare la crisi umanitaria in corso a Gaza. Ha richiesto la liberazione di “tutti e venti gli ostaggi, non due o quattro”, richiedendo una fine immediata del conflitto, mentre ometteva di approfondire le sofferenze della popolazione locale.

Conclusioni

Nel suo consueto stile provocatorio, Trump continua a sollevare polemiche in un contesto internazionale già teso. Le sue dichiarazioni pongono interrogativi sul futuro dei rapporti transatlantici e sull’approccio degli Stati Uniti verso le questioni globali, evidenziando un taglio netto con le politiche di cooperazione internazionale. Resta da vedere come i leader europei risponderanno a queste provocazioni e quali misure prenderanno in un clima politico così frammentato.

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