Un attivista finalmente libero dopo 6 anni in carcere | La verità che l'Egitto non vuole raccontare!
Alaa Abd El Fattah è finalmente libero dopo 6 anni di ingiusta detenzione! Un passo storico per i diritti umani in Egitto. 🌍✊


L’Egitto rilascia l’attivista Alaa Abd El Fattah dopo 6 anni di carcere
ROMA – Dopo sei anni di detenzione, il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi ha concesso la grazia all’attivista Alaa Abd El Fattah, insieme ad altri cinque prigionieri. Questo gesto segna una svolta significativa per un uomo che è diventato simbolo della lotta per la democrazia in Egitto.
Abd El Fattah, attivista, scrittore e sviluppatore informatico con doppia nazionalità egiziana e britannica, è stato uno dei leader del movimento che nel 2011 mobilitò milioni di persone nelle piazze per chiedere riforme democratiche e cambiamento politico, culminando nelle dimissioni dell’allora presidente Hosni Mubarak.
Dopo il suo arresto nel 2019, Abd El Fattah è stato condannato a cinque anni di carcere per “diffusione di notizie false,” un’accusa sollevata in seguito a un post sui social media. Le sue condizioni di detenzione sono state fortemente criticate da organizzazioni per i diritti umani, che lo hanno definito un “prigioniero di coscienza.”
La lotta per la sua liberazione è stata lunga e difficile. Sua madre, Laila Soueif, ha organizzato uno sciopero della fame durato oltre 150 giorni, culminato in un ricovero ospedaliero a Londra. Questo gesto estremo ha attirato l’attenzione internazionale e ha spinto il governo britannico a considerare la gravità della situazione.
Erika Guevara-Rosas, direttrice delle campagne di Amnesty International, ha commentato la grazia come un “sollievo, seppur tardivo”, sottolineando che segna la fine di una grave ingiustizia. “Alaa Abd El Fattah è stato preso di mira per il suo attivismo pacifico, e la sua liberazione non elimina gli orrori vissuti in carcere”, ha aggiunto, esortando le autorità egiziane a rilasciare tutti i prigionieri condannati per aver esercitato i loro diritti umani.
Amnesty International ha fatto notare che, secondo la legge egiziana, la condanna di Abd El Fattah era già scaduta il 29 settembre 2024, e che nonostante ciò le autorità prevedevano la sua scarcerazione solo nel gennaio 2027.
Le condizioni di detenzione di Abd El Fattah sono state inumane, caratterizzate dal diniego di visite da parte di avvocati e consolati, e dalla privazione di ventilazione e luce naturale. Il suo stato di salute è stato messo a rischio a causa di un prolungato sciopero della fame.
La notizia del rilascio di Alaa Abd El Fattah rappresenta una speranza per molti attivisti in Egitto e all’estero, che continuano a lottare per un cambiamento significativo nel paese.