18.457 nomi di bambini uccisi a Gaza | Il silenzio complice del mondo ti sconvolgerà!

Il Guardian rivela i nomi di 18.457 bambini palestinesi uccisi a Gaza. Ogni vita persa è un grido silenzioso. Scopri le loro storie 💔📜.

A cura di Redazione Redazione
08 ottobre 2025 16:57
18.457 nomi di bambini uccisi a Gaza | Il silenzio complice del mondo ti sconvolgerà! -
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Il Guardian pubblica i nomi dei 18.457 bambini uccisi a Gaza: una tragedia senza precedenti

ROMA – Negli ultimi due anni, Gaza ha assistito a una catastrofe umanitaria che ha scosso l’opinione pubblica mondiale: 18.457 bambini palestinesi sono stati uccisi a causa del conflitto in corso. Questo drammatico dato, fornito dalle autorità sanitarie locali, si traduce in un bambino ucciso ogni ora, vittima di bombardamenti, artiglieria e fuoco incrociato.

Le morti non sono mai isolati eventi: fratelli, cugini e coetanei sono spesso colpiti insieme, costituendo un tragico dramma collettivo. Le testimonianze degli operatori sanitari parlano di una realtà agghiacciante: le vittime di cecchini o droni armati arrivano in ospedale in gruppo, simbolo della devastazione che ha colpito la popolazione infantile della Striscia.

Il numero di bambini uccisi rappresenta circa un terzo di tutte le vittime del conflitto. Tuttavia, la lista ufficiale delle vittime, riconosciuta anche dalle Nazioni Unite e dall’esercito israeliano, è considerata incompleta. Migliaia di corpi sono sepolti sotto le macerie e non vengono conteggiati, insieme alle vittime indirette: quelli che muoiono di fame o per mancanza di cure mediche a causa del blocco imposto. Underline le chiacchiere siano stati documentati almeno 150 bambini che sono morti di denutrizione durante questo periodo.

La situazione è ulteriormente aggravata dal numero di feriti: oltre 40.000 bambini riportano lesioni permanenti, molti dei quali hanno subito amputazioni. Gaza è stata definita oggi la regione con il più alto numero di bambini amputati nel mondo.

Numerose organizzazioni per i diritti umani e commissioni delle Nazioni Unite parlano apertamente di genocidio, sottolineando le evidenze di uccisioni di massa di civili. Il numero di minori uccisi supera infatti quello registrato in altri conflitti recenti in Medio Oriente. Per mettere in prospettiva la gravità della situazione, nel 2008, durante l’operazione “Piombo Fuso”, ci furono 345 vittime infantili in 22 giorni; nel 2014, durante “Margine Protettivo”, i numeri salirono a 548 in 50 giorni.

Secondo Saved the Children, un bambino su 50 che viveva a Gaza prima della guerra è stato ucciso, mentre un analisi dell’istituto di ricerca PRIO evidenzia che l’intera popolazione infantile della Striscia è esposta a un “conflitto di estrema intensità”. Le severe condizioni fanno sì che i livelli di rischio superino persino quelli dei momenti più cruenti della guerra siriana.

La situazione ha suscitato anche una certa consapevolezza all’interno delle istituzioni israeliane. Un ex capo dell’intelligence militare ha dichiarato che “non importa” se tra le vittime ci siano bambini, mentre alcuni politici hanno affermato che non vi siano “innocenti a Gaza”.

Per dare visibilità a questa tragedia, Il Guardian ha pubblicato tutti i nomi dei bambini uccisi in un articolo interattivo, arricchito da foto e piccole biografie di alcuni ragazzi. Un atto che va oltre il semplice reportage, mirato a far luce su una realtà troppo silenziosa e dimenticata.

Questa pubblicazione serve come monito e come richiamo alla coscienza globale: la vita di un bambino non dovrebbe essere mai considerata un costo collaterale in un conflitto.

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