55 associazioni avvertono Mattarella: la riforma della caccia in legge di Bilancio è un attacco alla biodiversità!
55 associazioni chiedono a Mattarella di fermare la riforma della caccia nascosta nella Legge di Bilancio. Un appello per la biodiversità! 🦉🌍✋
55 associazioni scrivono a Mattarella: “Fermate la riforma della caccia nascosta nella Manovra”
ROMA – Un appello forte e chiaro è stato lanciato da 55 associazioni al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, chiedendo di fermarsi sull’imminente riforma della caccia che si starebbe tentando di inserire nella legge di Bilancio. In una lettera urgente, le associazioni denunciano gli emendamenti che potrebbero alterare in modo significativo le normative attuali sulla caccia, in discussione al Senato.
Le organizzazioni, rappresentanti di una vasta gamma di movimenti ambientalisti e animalisti, affermano che alcuni membri della maggioranza avrebbero messo in atto manovre politiche per includere nel disegno di legge finanziaria, sotto forma di emendamenti, parti del Disegno di legge sulla deregulation della caccia, noto come AS 1552. “Si tratta di un’operazione verosimilmente concordata con il Governo,” si legge nella missiva.
Tra le modifiche proposte, ci sono normative che permetterebbero la caccia agli uccelli durante la loro migrazione pre-riproduttiva e la cattura di piccoli uccelli selvatici per richiamo vivo. Queste misure, secondo le associazioni, rappresentano “violazioni gravi della Direttiva Uccelli”, e potrebbero portare l’Italia a nuove procedure d’infrazione già evitate in precedenza grazie a normative più rigorose.
Non solo, le associazioni segnalano anche che questi emendamenti contravvengono all’articolo 9 della Costituzione italiana, che tutela la biodiversità come principio fondamentale della Repubblica. “L’uso della legge di Bilancio per introdurre normative di questo tipo è inaccettabile,” sottolineano, evidenziando anche che questa strategia è stata già adottata in precedenti manovre finanziarie, con esiti controproducenti per il Paese.
A sostegno della loro richiesta, le associazioni fanno appello a Mattarella come garante della Costituzione, chiedendo di intervenire per bloccare quelle che considerano iniziative “lesive ed improprie” sia a livello sostanziale che formale. L’appello si fonda sulla necessità di proteggere non solo gli animali, ma anche il decoro delle istituzioni democratiche.
Tra le associazioni che hanno firmato la lettera ci sono nomi noti come WWF Italia, Greenpeace, e Animal Equality, a dimostrazione di una mobilitazione collettiva senza precedenti. “Siamo determinati a proteggere e salvaguardare la biodiversità e la fauna selvatica italiana,” concludono con fermezza, lasciando intendere che non si fermeranno finché le loro istanze non saranno ascoltate.