740 casi di West Nile in Italia | Gli esperti avvertono: il peggio deve ancora arrivare!
West Nile continua a causare preoccupazione in Sardegna, con 740 casi e 68 decessi in Italia. Scopri gli aggiornamenti su questa emergenza sanitaria e sul Chikungunya! 🦠💔


West Nile, una nuova vittima in Sardegna: il conteggio sale a 740 casi in Italia
Roma, 9 ottobre 2025 – La Sardegna ha registrato la sua quarta vittima causata dal virus West Nile, un fatto che riaccende la preoccupazione a livello nazionale. In particolare, un 77enne di Paulilatino, ricoverato presso l’ospedale Brotzu di Cagliari, è deceduto nella notte. La Asl di Oristano ha confermato la notizia, evidenziando che sono attualmente 38 i casi sintomatici accertati nella provincia, un numero che continua a crescere.
Dall’inizio dell’anno, l’Italia ha riportato 740 casi confermati di infezione da West Nile Virus, con 68 decessi finora registrati, secondo il tredicesimo bollettino della sorveglianza pubblicato recentemente. Il tasso di mortalità , calcolato sulle forme neuro-invasive, si attesta attorno al 19,2%, con la forma neuro-invasiva che rappresenta quasi la metà dei casi.
Un allerta crescente per il virus
I dati mostrano una situazione allarmante, con due nuovi contagi giornalieri e una media di sei morti al mese. Questa condizione richiede un monitoraggio e una vigilanza costanti da parte delle autorità sanitarie. Attualmente, i casi più significativi di forma neuro-invasiva includono regioni come Lombardia, Lazio e Campania, ma il fenomeno non è confinato a queste aree.
Per dare maggiore contesto, 38 casi in Sardegna sono particolarmente preoccupanti, dato che l’epidemia ha colpito anche altre regioni italiane. Le autorità raccomandano misure di prevenzione, soprattutto in aree ad alta incidenza, al fine di limitare la diffusione del virus.
Aumenta anche il virus Chikungunya
Parallelamente, anche il virus Chikungunya mostra segni di preoccupante crescita. Dal 1 gennaio al 7 ottobre 2025, sono stati segnalati 398 casi di Chikungunya in Italia, di cui 353 di origine autoctona. Nessun decesso è stato registrato fino ad ora e sono attualmente attivi tre focolai in Emilia-Romagna, Veneto e Toscana.
Posto che due focolai sono stati recentemente isolati, l’attenzione resta alta, specialmente per il focolaio significativo in un comune della provincia di Modena, che ha visto 299 casi confermati. Le autorità sanitarie continuano a lavorare per monitorare e controllare la diffusione di questi virus, considerate le implicazioni potenzialmente gravi per la salute pubblica.
In conclusione, mentre il virus West Nile continua a colpire le regioni italiane, il proliferare di altre malattie trasmesse da vettori come il Chikungunya invita alla prudenza e a politiche di prevenzione efficaci. La priorità per le autorità rimane quella di garantire la salute della popolazione e prevenire la diffusione di queste infezioni, consci della grave letalità che possono comportare.