Corte dei Conti boccia il Ponte sullo Stretto | È davvero un colpo mortale per il governo Salvini?
Corte dei Conti respinge il Ponte sullo Stretto: Salvini denuncia un danno grave per l'Italia. Politica e legittimità si scontrano! 🚧⚖️
                                                    Ponte sullo Stretto, la Corte dei Conti nega il visto di legittimità: Salvini accusa, il PD critica
Roma, 29 ottobre 2025 – La storia del Ponte sullo Stretto di Messina continua a far discutere. Oggi, la Corte dei Conti ha negato il visto di legittimità alla Delibera CIPESS n. 41/2025, che prevede l’assegnazione di risorse per il progetto di collegamento stabile tra Sicilia e Calabria. Questa decisione, giunta al termine di una Camera di consiglio, solleva interrogativi sul futuro dell’ambizioso progetto che ha suscitato controversie politiche e tecniche.
Le motivazioni per questa decisione sono attualmente in fase di stesura e verranno rese note attraverso un’apposita Deliberazione nei prossimi trent0 giorni. Nel frattempo, le reazioni si moltiplicano.
“Grave danno per il Paese” è il commento del vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini. Secondo lui, si tratta di una “scelta politica più che un sereno giudizio tecnico”. Salvini sottolinea l’importanza del progetto non solo per lo sviluppo economico, ma anche per la creazione di migliaia di posti di lavoro. “Siamo determinati a percorrere tutte le strade possibili per far partire i lavori. Andiamo avanti”, ha dichiarato.
D’altro canto, il Partito Democratico non ha tardato a rispondere. Anthony Barbagallo, capogruppo PD in commissione trasporti alla Camera, ha definito la decisione della Corte dei Conti uno “schiaffo in faccia a Salvini”. Secondo Barbagallo, la magistratura contabile solleva seri dubbi di legittimità riguardo a un progetto contrassegnato da numerose irregolarità denunciate da esperti e istituzioni. “È inaccettabile che un’opera di tale portata proceda nonostante i rilievi formali e sostanziali”, ha aggiunto, appellandosi al giuramento di fedeltà alla Repubblica fornito dalla Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e dai suoi ministri.
Il dibattito, quindi, resta acceso, con posizioni polarizzate tra sostenitori e oppositori del progetto. La Corte dei Conti offre un’importante opportunità di riflessione sulla necessità di garantire legalità e trasparenza in un’opera che, per molti, rappresenta una speranza di sviluppo economico per il Sud Italia, ma che solleva anche incognite sul piano della governance e della sostenibilità.
Il futuro del Ponte sullo Stretto rimane, dunque, appeso a un fragile equilibrio tra ambizione politica e rigorosi controlli legali.