Digitalizzazione in Italia | Perché le PMI rischiano di rimanere indietro?
Scopri come la digitalizzazione può rivoluzionare le PMI italiane! Incentivi, voucher e dialogo: un futuro competitivo per il nostro Paese 🚀💼✨


Roma ospita il convegno su digitalizzazione delle PMI: incentivi a confronto
In un contesto in cui la digitalizzazione rappresenta una vera e propria sfida per il sistema produttivo italiano, si è svolto oggi a Palazzo Baldassini l’evento “Imprese e professioni nella sfida digitale dell’Italia”, organizzato dalla Fondazione Italia Digitale. Al centro del dibattito, l’urgenza di adottare incentivi concreti per accompagnare le micro e piccole imprese (PMI) e i professionisti nella loro transizione digitale.
Un incontro di idee e proposte
L’evento ha visto la partecipazione di autorevoli rappresentanti delle istituzioni, del mondo imprenditoriale e della tecnologia. Francesco Nicodemo, direttore editoriale della Fondazione, ha aperto i lavori sostenendo che la digitalizzazione non può rimanere un semplice slogan, ma deve concretizzarsi attraverso strumenti software integrati che aumentino l’efficienza e la competitività del sistema produttivo.
Il viceministro delle Imprese e del Made in Italy, Valentino Valentini, e Alberto Gusmeroli, presidente della Commissione Attività produttive della Camera, hanno sottolineato l’importanza di un approccio strategico per affrontare le sfide poste dalla trasformazione digitale. Questi messaggi sono stati reiterati nel corso di una tavola rotonda che ha visto la presenza di esperti del settore, tra cui rappresentanti di Confartigianato e Assosoftware.
L’importanza di un modello efficace
Un tema centrale emerso durante il dibattito è la necessità di un sistema di incentivi agile e capillare, ispirato al modello spagnolo del “Digital Kit”. Questo approccio ha dimostrato di funzionare nel sostenere centinaia di migliaia di micro e piccole imprese in Spagna con voucher semplici e diretti.
Secondo quanto riportato nel recente rapporto di AssoSoftware e Università Luiss Guido Carli, un incremento della domanda di software del 20% potrebbe generare 9,6 miliardi di euro di produzione domestica aggiuntiva e creare oltre 67.000 posti di lavoro. Tuttavia, attualmente solo il 30% delle PMI italiane utilizza software gestionali in modo integrato, segnalando così un divario significativo da colmare.
Formazione e competenze: strumenti indispensabili
Nel corso dell’evento, è emerso con chiarezza che la formazione deve andare di pari passo con l’adozione di nuove tecnologie. Paola Generali, presidente di EDI Confcommercio, ha sottolineato che “la digitalizzazione non è più un’opzione, ma una necessità strategica”. Valorizzare le competenze territoriali e promuovere una cultura digitale diffusa saranno essenziali per supportare la crescita delle imprese italiane.
Fabio Mereu di Confartigianato ha introdotto il progetto Gate4Innovation (G4I), un’iniziativa mirata ad accompagnare le PMI nel loro percorso di innovazione digitale, fornendo loro strumenti per valutare il proprio livello di maturità digitale.
La voce delle professioni
Il settore delle libere professioni, che comprende circa 1,5 milioni di professionisti in Italia, ha avuto un ruolo significativo nel dibattito. Paola Fiorillo di Confprofessioni ha evidenziato l’importanza di un’intelligenza artificiale etica e umanocentrica, garantendo che la tecnologia rimanga al servizio del lavoro umano e non lo sostituisca.
La digitalizzazione rappresenta un’opportunità per rigenerare e rafforzare il tradizionale tessuto artigiano e manifatturiero italiano, ma per realizzarla è necessario un immediato impegno da parte di tutti gli attori in gioco.
Conclusioni
L’incontro di oggi ha messo in luce quanto sia cruciale allineare gli sforzi della politica con le esigenze delle imprese per promuovere una digitalizzazione efficace e sostenibile. La Fondazione Italia Digitale si propone di fungere da piattaforma di dialogo per costruire soluzioni concrete che accelerino la trasformazione digitale del Paese. Solo unendo le forze di tutti i protagonisti coinvolti sarà possibile trasformare la sfida digitale in una reale opportunità di crescita per l’Italia.