Gaza devastata come da una bomba nucleare | Ma Kushner smonta il mito del genocidio!

Kushner descrive Gaza come un'area devastata, simile a un'eventualità nucleare. Ma respinge l'idea di genocidio. Scopri le sue dichiarazioni! 💔🌍

A cura di Redazione Redazione
20 ottobre 2025 12:52
Gaza devastata come da una bomba nucleare | Ma Kushner smonta il mito del genocidio! -
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Kushner: “A Gaza è come se fosse scoppiata una bomba nucleare. Ma non è genocidio”

In una recente intervista al programma 60 Minutes della CBS, Jared Kushner, ex consigliere della Casa Bianca e genero dell’ex presidente Donald Trump, ha condiviso le sue impressioni dopo un viaggio in Israele. Insieme all’inviato della Casa Bianca per il Medio Oriente, Steve Witkoff, Kushner ha incontrato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu per discutere dell’attuale situazione nella regione.

Durante l’intervista, Kushner ha descritto la devastazione a Gaza con parole incisive: “A Gaza sembrava quasi che una bomba nucleare fosse stata fatta esplodere.” La sua testimonianza si è fatta ancora più toccante quando ha osservato le persone che tornavano tra le macerie delle loro case: “Stanno tornando nelle zone dove si trovava la loro casa distrutta, sul loro terreno, e pianteranno una tenda.” Queste immagini, secondo Kushner, sono profondamente tristi. Ha notato che molte famiglie non hanno altra scelta se non quella di rientrare nel caos, poiché “non hanno davvero nessun altro posto dove andare.”

Un momento cruciale dell’intervista è stata la domanda della giornalista Lesley Stahl, che ha chiesto a Kushner se ritenesse che gli eventi recenti a Gaza potessero essere definiti genocidio. “No. No. Assolutamente no. No, no, c’era una guerra in corso,” ha risposto Kushner, minimizzando così le accuse di genocidio in un contesto di conflitto armato.

Le sue affermazioni hanno sollevato un acceso dibattito sull’interpretazione della situazione a Gaza, dove i conflitti armati hanno causato una sofferenza immane tra la popolazione civile. La riflessione di Kushner sulla devastazione e sulla condizione delle persone colpite appare come un tentativo di porre l’attenzione sulla complessità del conflitto, pur mantenendo una posizione netta su chi sia responsabile.

La visita di Kushner e Witkoff a Israele segna un momento delicato nelle relazioni internazionali e nel percorso di pace in Medio Oriente, e pone interrogativi su come affrontare la questione umanitaria nella regione. Con il conflitto che continua a causare vittime e distruzione, la discussione su come procedere diventa sempre piĂą urgente e necessaria.

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