Gaza in trasformazione: il piano di Trump potrebbe cambiare tutto | Ma siamo davvero pronti a questa svolta?

Tajani celebra il piano di pace di Trump per Gaza, un passo verso la stabilità. Scopri le novità e il ruolo dell'Italia nel dialogo internazionale! 🌍🤝✨

A cura di Redazione Redazione
15 ottobre 2025 10:48
Gaza in trasformazione: il piano di Trump potrebbe cambiare tutto | Ma siamo davvero pronti a questa svolta? -
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Gaza, Tajani: “Il piano di pace di Trump è un sollievo ma ci sono ancora dei punti incerti”

Nella giornata di oggi, il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha espresso parole di ottimismo in merito al Piano di pace per la Striscia di Gaza, sottolineando però che restano diverse incognite da affrontare.

“Forse per la prima volta in questi anni turbolenti posso condividere un sentimento di sollievo e speranza per il futuro”, ha dichiarato Tajani. Il vice primo ministro ha evidenziato che il piano di pace proposto dal presidente statunitense Donald Trump potrebbe rappresentare una svolta significativa per il Medio Oriente e per gli interessi nazionali italiani. Tuttavia, ha avvertito che il successo di tale iniziativa è “ancora legato a un filo”, a causa di vari fattori non ancora risolti, come il ritorno degli ostaggi assassini e la smantellamento di Hamas.

Recentemente è stata annunciata anche la riapertura del valico di Rafah, che permette il transito di aiuti umanitari tra Gaza ed Egitto, un passo considerato cruciale nel contesto attuale.

“Tuttavia quel filo si sta rivelando solido”, ha proseguito Tajani. Il ministro ha affermato che ora ci sono le condizioni per una Gaza libera da Hamas, che potrebbe essere governata temporaneamente da un controllo internazionale e con la partecipazione attiva di Paesi islamici, portando alla formazione di uno Stato palestinese pacifico e democratico.

Tajani ha anche messo in risalto il ruolo di “leadership” di Trump, ringraziando gli Stati Uniti e i mediatori regionali come Egitto, Qatar e Turchia per aver reso possibile il cessate il fuoco, il rilascio degli ostaggi e il ritiro graduale delle forze israeliane. “Vediamo le prime luci dell’alba al termine di una lunga notte”, ha affermato.

Il ministro ha poi rivendicato il ruolo del governo italiano nel mantenere un dialogo tra le parti, affermando che “pochi Paesi possono dire di aver fatto altrettanto”. La partecipazione della premier Giorgia Meloni a Sharm El-Sheikh è stata vista come una testimonianza dell’importanza del coinvolgimento italiano in questa delicata situazione.

Ariano il futuro: Tajani ha annunciato una riunione governativa per discutere la ricostruzione a Gaza e ha nominato un nuovo inviato speciale del ministero degli Esteri per seguire questo processo. Già nell’anno scorso, il governo aveva contributo con 5 milioni di euro per la pianificazione della ricostruzione, collaborando con l’Autorità palestinese e istituzioni accademiche italiane.

“È fondamentale estendere assistenza immediata alla popolazione”, ha sottolineato il ministro, sottolineando l’impegno dell’Italia nel rafforzare il programma “Food for Gaza”. Inoltre, proclamando il più grande invio di aiuti umanitari mai realizzato, Tajani ha fatto appello alla filiera agroalimentare per contribuire ulteriormente.

Infine, il ministro ha rivelato che “a novembre si svolgerà al Cairo una conferenza sulla ricostruzione di Gaza”, un’iniziativa che mira sia a fornire supporto alla popolazione devastata dalla guerra sia a creare opportunità per le imprese italiane nel contesto di uno sviluppo sostenibile.

Con un piano ambizioso e un impegno forte, l’Italia si propone di essere un protagonista attivo nella promozione della pace e della stabilità nella regione.

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