Hamas restituisce corpi di ostaggi, ma Israele ritarda l'apertura di Rafah | Cresce l'ira per le violazioni dell'accordo!
Gaza in crisi: Hamas consegna corpi, Israele ritarda l'apertura del valico di Rafah. Violazioni pericolose in Cisgiordania. Scopri di più! 🌍📉


Gaza: Consegnati altri corpi da Hamas, ma Israele rinvia l’apertura del valico di Rafah
Gaza, 16 ottobre 2025 – La situazione nella Striscia di Gaza continua a rappresentare un doloroso nodo irrisolto, con Hamas che ha recentemente consegnato altri due corpi di ostaggi israeliani. I due sono stati identificati come Inbar Hayman e il sergente maggiore Muhammad Al-Atresh. Le rispettive famiglie sono state informate, ma l’atmosfera rimane tesa. Le comunità continuano a essere segnate dalle recenti violenze, con un attacco aereo israeliano che ha causato un morto e due feriti nel sud di Gaza.
Samaritani nell’ombra
La Croce Rossa ha confermato il trasferimento dei corpi alle forze armate israeliane, un gesto che si inserisce nel complesso e doloroso quadro delle negoziazioni e delle restituzioni che seguono il massacro del 7 ottobre 2023. Inbar Hayman, 27 anni, era stata rapita durante un festival musicale e il suo decesso è avvenuto nella stessa data del suo rapimento, mentre Al-Atresh, 39 anni, prestava servizio nelle IDF e ha perso la vita quel giorno tragico.
Rinvio dell’apertura del valico di Rafah
In un contesto già difficile, Israele ha comunicato un rinvio dell’apertura del valico di Rafah, fondamentale per il passaggio di beni e persone tra Gaza ed Egitto. L’unità Cogat del Ministero della Difesa israeliano ha rivelato che i preparativi sono ancora in corso, ma non ha fornito una data certa per l’apertura. Questo ritardo si inserisce in una strategia di pressione da parte di Israele, con la chiusura del valico che ha influenzato il flusso di aiuti umanitari.
Pressioni diplomatiche e aiuti umanitari
Dall’inizio della settimana, sono stati consegnati un totale di nove corpi, ma vi sono ancora 24 salme nelle mani di Hamas, il che ha portato Israele a ridurre il flusso di aiuti umanitari. Le autorità israeliane hanno chiarito che gli aiuti non passeranno attraverso il valico di Rafah, contrariamente a quanto riportato in precedenza.
Le parole di Trump
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha commentato la situazione dichiarando che il recupero delle salme è un “processo raccapricciante”. Trump ha sottolineato la necessità di rispettare l’accordo e ha espresso le sue preoccupazioni riguardo ai metodi utilizzati per il recupero dei corpi, che comportano scavi e il recupero di resti umani da zone di conflitto. La sua posizione mostra il sostegno degli Stati Uniti a Israele, con l’avvertimento che se Hamas violasse l’accordo, le operazioni militari potrebbero riprendere immediatamente.
Violazioni del cessate il fuoco
Le tensioni non si fermano qui. Un cittadino palestinese è stato ucciso da un drone militare israeliano, in quello che rappresenta una violazione del cessate il fuoco stipulato il 13 ottobre. I rapporti continuano a indicare un numero crescente di vittime nel conflitto, attualmente salito oltre le 67.000 unità secondo il ministero della Sanità di Gaza.
Viola la Cisgiordania
La violenza si estende anche alla Cisgiordania, dove l’esercito israeliano ha effettuato raid nel villaggio di Tuwani, arrestando diversi palestinesi, inclusa una donna incinta. Le ONG denunciano la brutalità delle operazioni, descrivendole come atti di terrore organizzato contro la popolazione civile.
Coloni e raccolta delle olive
In un’altra manifestazione della violenza in corso, coloni israeliani hanno ostacolato la raccolta delle olive da parte dei contadini palestinesi, un atto di prevaricazione che ha portato a scontri e intimidazioni. Queste azioni pongono in un’ulteriore luce la tensione crescente tra le due comunità e l’inefficienza degli accordi di pace.
La situazione in Gaza e nei territori circostanti rimane critica, con ognuno degli eventi descritti che contribuisce a un ciclo di violenza e sofferenza, rendendo la pace un obiettivo sempre piĂą lontano.