Il pizzino del padre di Sempio rivela segreti inaspettati | Scopri cosa nasconde davvero la corruzione del procuratore Venditti!
Scopri il misterioso 'pizzino' di Andrea Sempio: una prova di corruzione o un enigma da risolvere? La verità sul delitto di Garlasco 🚨🕵️♂️


Garlasco in subbuglio per la rivelazione del ‘pizzino’ del padre di Sempio
Una nuova svolta nelle indagini riaccende l’interesse su uno dei casi di cronaca nera più discussi in Italia.
Garlasco, 09 ottobre 2025 – La diffusione della foto del controverso ‘pizzino’ sequestrato a maggio scorso in casa di Andrea Sempio ha scatenato un’ondata di clamore e polemiche. Il Tg1 ha mostrato in esclusiva l’immagine di questo pezzo di carta, che secondo gli inquirenti potrebbe rappresentare la prova tangibile della corruzione dell’ex procuratore Mario Venditti. Le annotazioni presenti sul biglietto suggerirebbero che Venditti abbia ricevuto soldi in cambio di favori, in particolare per sollecitare la chiusura dell’indagine sul delitto di Garlasco.
Il biglietto, rinvenuto durante una perquisizione, contiene frasi ambigue che si sono rivelate fondamentali per le indagini. La scritta che ha attirato maggiormente l’attenzione è quella che recita: “Venditti Gip archivia 20 30 euro”, interpretata come un chiaro riferimento a una mazzetta di 20 o 30 mila euro. Questa interpretazione ha posto sotto i riflettori non solo l’ex magistrato, ma anche l’intera famiglia Sempio, accusata di aver organizzato una raccolta di fondi per “silenziare” l’inchiesta.
Le testimonianze e le frasi contestuali presenti sul biglietto, come “Cosa succede?” e “Pensiero del papà”, hanno alimentato il dibattito pubblico. Secondo alcuni esperti, i contenuti potrebbero rappresentare una comunicazione discreta tra due persone, concepita per sfuggire a controlli e intercettazioni. Il dibattito sulla calligrafia, considerata di due autori diversi, ha sollevato nuove speculazioni su un possibile coinvolgimento del padre di Sempio nelle manovre sottobanco.
Il clamore mediatico non accenna a placarsi, e la diffusione delle immagini del pizzino ha innescato una frenesia sui social. Molti utenti e commentatori sono convinti che le prove accumulate dalle autorità possano dimostrare un legame diretto tra Andrea Sempio e il delitto, confermando le accuse di corruzione formulate dalla Procura.
In questo contesto turbolento, l’avvocato di Sempio, Massimo Lovati, si trova anche nel mirino dopo un’intervista rilasciata a Fabrizio Corona, dove ha dichiarato di essere stato truffato. Le sue affermazioni sull’indagine, definite da lui stesso come una “macchinazione” orchestrata da altri legali, lo hanno già portato a essere indagato per diffamazione, evidenziando ulteriormente la tensione all’interno di questo caso intricato.
Le ripercussioni di questo nuovo sviluppo si fanno sentire in tutta Italia, con diverse voci che chiedono maggiore chiarezza su quanto accaduto. Siamo all’inizio di un nuovo capitolo nel mistero di Garlasco, e gli occhi di tutto il Paese sono puntati su questo caso, le cui implicazioni legali e morali continuano a rimanere oscure.