Israele apre i confini: 170.000 tonnellate di aiuti verso Gaza | Ma sarà davvero sufficiente per fermare la crisi?
Israele ha autorizzato l'invio di aiuti umanitari a Gaza. Scopri come l'ONU sta lavorando per alleviare la crisi con 170.000 tonnellate di beni essenziali. 🌍🤝🆘


Israele Autorizza l’Invio di Aiuti Umanitari a Gaza: L’ONU Pronta a Iniziare dalla Prossima Domenica
ROMA – Buone notizie per la Striscia di Gaza: Israele ha finalmente autorizzato l’arrivo di aiuti umanitari, attesi da tempo, che partiranno domenica grazie alla cooperazione delle Nazioni Unite.
Secondo quanto dichiarato da un funzionario dell’Onu, che ha richiesto di rimanere anonimo, il primo carico di aiuti comprenderà ben 170.000 tonnellate di beni di prima necessità. Tra questi ci sono alimenti, medicinali e materiali igienico-sanitari, già pronti per il transito dai Paesi confinanti, in particolare Giordania ed Egitto.
Il responsabile umanitario dell’ONU, Tom Fletcher, ha enfatizzato la gravità della situazione attuale: “Negli ultimi mesi, l’ONU è riuscita a fornire solo il 20% dell’assistenza necessaria per far fronte alla crisi umanitaria in corso”. Questo rende l’accordo di cessate il fuoco, annunciato mercoledì, ancora più cruciale. È fondamentale che tutti i valichi di accesso vengano riaperti per garantire un flusso di aiuti su scala molto più ampia.
Fletcher ha presentato un ambizioso piano umanitario della durata di 60 giorni. Le principali iniziative prevedono non solo la consegna delle 170.000 tonnellate di beni essenziali, ma anche il ripristino dei servizi sanitari, idrici e igienico-sanitari. Inoltre, il piano mira a potenziare l’aiuto alimentare per 2,1 milioni di persone, aprire scuole temporanee per 700.000 bambini e fornire supporto economico diretto a 200.000 famiglie, con particolare attenzione alla protezione di donne e minori.
Tuttavia, la riuscita di quest’operazione non è garantita. Il funzionario ha sottolineato che tutto dipende da tre fattori chiave: disponibilità di carburante, corridoi umanitari sicuri e protezione per gli operatori sul campo.
Nonostante l’importanza dell’iniziativa, attualmente è stato raccolto solo il 28% dei 4 miliardi di dollari necessari per finanziarla. In questo contesto, Fletcher lancia un appello urgente ai donatori internazionali affinché “agiscano rapidamente per evitare una catastrofe umanitaria ancora più grave”.
Con la missione che si appresta a partire, la comunità internazionale è chiamata a restare vigile e pronta a sostenere le esigenze di una popolazione in difficoltà. La speranza è che l’inizio di questa operazione possa segnare una svolta significativa per i cittadini di Gaza.