Israele attacca l’Onu | Ma i fatti che emergono cambiano tutto!
Il ministro israeliano Sa'ar critica l'Onu per la sua posizione nella guerra, sottolineando l'importanza del disarmo di Hamas e la pace in Gaza. 🌍✌️


Il ministro degli Esteri israeliano attacca l’Onu: “Collegata alla campagna di propaganda di Hamas”
NAPOLI – Durante i Dialoghi mediterranei, il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa’ar ha lanciato un attacco diretto contro le Nazioni Unite, accusandole di essere parte integrante della campagna di propaganda di Hamas. Nel corso di una conferenza stampa, Sa’ar ha risposto alle recenti critiche mosse dall’Onu riguardo la gestione degli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza, sottolineando l’inesattezza di queste affermazioni.
“C’è una campagna di propaganda di Hamas a cui l’Onu, purtroppo, si è collegata durante questa guerra”, ha dichiarato il ministro, facendo riferimento alle accuse di genocidio rivolte al governo israeliano per il blocco degli aiuti. Sa’ar ha insistito sul fatto che “le quantità di aiuti che arrivano oggi a Gaza sono enormi” e ha evidenziato un calo dei prezzi dei prodotti di base, considerato un segnale positivo riguardante l’accesso al cibo da parte della popolazione locale.
La questione degli ostaggi
Un altro tema di forte rilevanza affrontato da Sa’ar è stato quello degli ostaggi detenuti da Hamas. Il ministro ha dichiarato che “devono rilasciare anche gli ostaggi morti”, sottolineando l’urgenza di tale richiesta. Ha ricordato l’importanza del rilascio immediato, insistendo che non si può aspettare settimane o mesi.
“In questo momento c’è una violazione fondamentale dell’accordo”, ha affermato, menzionando le esecuzioni pubbliche di massa operate da Hamas, che, secondo lui, non ricevono la dovuta condanna dalla comunità internazionale. Ha chiarito che “il disarmo di Hamas e la smilitarizzazione della Striscia di Gaza” sono aspetti essenziali del piano di pace voluto dall’ex presidente americano Donald Trump.
Collaborazioni e impegni
Nell’incontro con il vicepremier italiano Antonio Tajani, Sa’ar ha confermato l’impegno di Israele nell’attuazione del piano di Trump. Tajani ha, a sua volta, sottolineato il ruolo dell’Italia nel processo di pace e ha ringraziato il ministro israeliano per la collaborazione nel garantire l’ingresso di aiuti umanitari a Gaza.
“L’Italia resterà in prima linea nell’attuazione del piano di pace”, ha affermato Tajani, esprimendo la speranza che Israele possa garantire un pieno ripristino dei flussi umanitari, in coordinamento con l’Onu.
Messaggio all’Autorità Nazionale Palestinese
Infine, Gideon Sa’ar ha mandato un messaggio chiaro al ministro palestinese, Varsen Aghabekian, esortandola a “smettere di incoraggiare il terrorismo” e a fermare l’incitamento al terrorismo nelle istituzioni educate, nei media e nelle moschee. Queste dichiarazioni evidenziano un ulteriore slancio di Israele nella volontà di ripristinare un dialogo costruttivo e stabilire basi solide per la pace nella regione.
In un contesto di tensione e accuse reciproche, le parole di Sa’ar mettono in luce le sfide complesse che devono affrontare i leader regionali mentre cercano di navigare in un panorama di conflitto complesso e delicato.