Israele bombarda Rafah | Cessate il fuoco infranto, ma chi è veramente il colpevole?
Israele interrompe il cessate il fuoco con attacchi a Rafah, mentre Hamas accusa di violazioni. La tensione in Gaza continua a crescere! 🌍💥


Israele rompe il cessate il fuoco, accuse reciproche con Hamas sul conflitto in corso
ROMA – La fragile tregua instaurata nella Striscia di Gaza ha subito un duro colpo: Israele ha ufficialmente rotto il cessate il fuoco, accusando Hamas di averlo infranto per primo.
Ieri, un attacco aereo mirato su Rafah ha segnato l’episodio che ha fatto deflagrare la situazione. L’azione, secondo fonti israeliane, è stata una risposta a uno scontro a fuoco adnpur che il movimento islamista ha smentito, dichiarando che si tratta di un tentativo di Israele di giustificare una propria violazione.
Israele, ad oggi, ha descritto il presunto attacco dei militanti come la “più grave violazione” dell’accordo di cessate il fuoco, entrato in vigore solo una settimana fa. Nel comunicato dell’ufficio stampa di Gaza, si segnala che il governo israeliano avrebbe già violato l’accordo 48 volte, causando la morte di 38 palestinesi.
Le ricostruzioni israeliane parlano di miliziani di Hamas che, emersi da tunnel sotterranei, avrebbero aperto il fuoco usando armi leggere e missili anticarro. Questo, affermano le forze israeliane, avrebbe giustificato la reazione militare.
Nel frattempo, bombardamenti sulla zona di Jabaliya, nel nord della Striscia, hanno portato a nuove vittime: fonti palestinesi riferiscono di almeno due persone decedute in questi raid. A questo si aggiunge la dura reazione di Hamas, espressa tramite il dirigente Izzat al-Risheq, che ha sostenuto che Israele sia stato “il primo a violare il cessate il fuoco,” definendo le azioni militari un pretesto per perpetuare crimini contro il popolo palestinese.
La tensione rimane palpabile, con entrambi i lati impegnati in un gioco di accuse e smentite. Nel contesto di questa escalation, solo il giorno precedente, Hamas ha restituito due bare ai familiari di un fotografo e di un cittadino thailandese, uccisi nei recenti scontri: un gesto che segna, seppur in modo tragico, il difficile cammino verso la riconciliazione.
La situazione nella Striscia di Gaza si prospetta quindi complessa e delicata, amplificando la tensione già esistente e sollevando interrogativi sulle prossime mosse reciproche in questo conflitto senza fine.