Mary Modaffari conquista la leadership | Chi ha detto che il sindacalismo d’impresa è obsoleto?

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A cura di Redazione Redazione
16 ottobre 2025 11:50
Mary Modaffari conquista la leadership | Chi ha detto che il sindacalismo d’impresa è obsoleto? -
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Mary Modaffari: una leader per l’Italia di domani

ROMA – In un contesto italiano che richiede figure capaci di coniugare competenza, visione e pragmatismo, il nome di Mary Modaffari si fa sempre più ascoltare. Presidente nazionale della Confederazione Nazionale Esercenti-FederimpreseEuropa (Cne) e membro del Direttivo del Seri, il Sindacato Europeo dei Rappresentanti di Interessi, Modaffari rappresenta un esempio di come la leadership possa ridefinire la rappresentanza d’impresa.

L’emergere di una nuova visione

Discendente da una famiglia storicamente legata alle istituzioni e alle politiche di centrodestra, Mary Modaffari ha saputo trasformare l’eredità familiare in una serie di iniziative moderne e inclusive. Intende la rappresentanza economica non solo come un interesse di categoria, ma come un potente strumento di sviluppo e partecipazione civica.

Sotto la sua guida, la Cne ha raggiunto un riconoscimento senza precedenti, diventando un punto di riferimento nel dialogo tra istituzioni e mondo produttivo. Con oltre novantacinque imprese associate, la Confederazione ha ampliato la sua rete, coinvolgendo professionisti, dirigenti e stakeholder territoriali.

Un’adeguata rappresentanza al tavolo delle decisioni

Negli ultimi tempi, Mary Modaffari ha consolidato la propria influenza partecipando a importanti incontri di alto livello presso Palazzo Chigi, il Parlamento Europeo e altre istituzioni. Le sue proposte si concentrano su misure per la crescita economica e la tutela del Made in Italy, avvicinando sempre più la Confederazione a scenari internazionali. La sua recente partecipazione al 95° anniversario dell’Arabia Saudita a Roma ha ulteriormente sottolineato l’apertura della Cne verso relazioni diplomatiche globali.

Innovazione e futuro

Modaffari ha anche avviato tavoli di discussione su temi innovativi come l’intelligenza artificiale, promuovendo collaborazioni con enti come il Enia – Ente Nazionale per l’Intelligenza Artificiale. La sua capacità di unirsi a diverse rappresentanze confederali sindacali dimostra una visione strategica condivisa che si riflette nel management della Cne, composto da una squadra di giovani leader.

Riconoscimenti e trasparenza

Il percorso istituzionale di Modaffari si è enfatizzato ulteriormente con l’iscrizione della FederimpreseEuropa nel Registro dei Rappresentanti di Interessi presso il Ministero delle Imprese e nel Registro per la Trasparenza del Parlamento Europeo. Questi riconoscimenti attestano la sua posizione di rilievo, confermandola tra le realtà più strutturate e trasparenti dell’associazionismo italiano.

Un futuro promissorio

Con una visione politica in linea con il centrodestra, Mary Modaffari dimostra di essere aperta al dialogo con tutte le forze politiche. Le sue idee si allineano a un “nuovo patto tra imprese e istituzioni”, come da lei stesso dichiarato in un’intervista su Forbes, contribuendo a rivitalizzare un sindacalismo d’impresa moderno e orientato all’internazionalizzazione.

Osservatori del settore intravedono in Mary Modaffari una potenziale figura di spicco anche sul piano politico nazionale. Sostenuta dalla solidità di 95.000 imprese e da una rete di relazioni credibili, è oggi una delle voci femminili più rappresentative dell’imprenditoria italiana, promettendo una rinascita della rappresentanza: più concreta, meno ideologica; più partecipata, meno autoreferenziale.

Il suo percorso è un chiaro segnale: l’Italia ha bisogno di leader capaci di unire i valori del lavoro e della produzione a una visione moderna, preparando così il terreno per un futuro di successo in Europa.

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