Meloni svela un retroscena scioccante | La libertà di stampa è davvero al sicuro?
Meloni critica l'assenza di mobilitazioni per la libertà di stampa, confrontando il passato dell'M5s con l'attuale difesa della libertà di espressione. 🗞️💬


Caso Ranucci, Meloni: “Non ricordo mobilitazioni per Sallusti o Cerno”
Roma, 22 ottobre 2025 – La Premier Giorgia Meloni è intervenuta oggi in Senato sulla questione della libertà di stampa, in risposta a una serie di polemiche sollevate in merito al caso del giornalista Ranucci. Durante il suo intervento, ha sottolineato un percepito squilibrio nelle mobilitazioni a difesa di quella libertà, affermando: “Non ricordo mobilitazioni quando il direttore del giornale è stato arrestato in redazione o quando Tommaso Cerno è stato minacciato di morte.”
Le parole della Meloni prendono di mira il Movimento 5 Stelle, accusandolo di incoerenza. “Oggi difendono la libertà di stampa, mentre ieri stilavano liste di proscrizione”, ha dichiarato, insinuando che l’impegno attuale del movimento non corrisponda ai comportamenti passati. La premier ha anche evidenziato che, rispetto al 2022, l’Italia ha guadagnato ben nove posizioni in termini di libertà di stampa.
Un altro passaggio importante del suo intervento ha riguardato una polemica riguardante la sua presenza a una conferenza stampa. Meloni ha chiarito: “Informo la collega Maiorino che stavo andando al funerale di tre carabinieri morti in un’esplosione.” Si tratta di una risposta che mira a mettere in luce il rispetto e il cordoglio nei confronti delle vittime, distogliendo l’attenzione da eventuali critiche personali.
La discussione si preannuncia accesa, con ripercussioni che potrebbero influenzare non solo la scena politica, ma anche il clima mediatico italiano. Le affermazioni della Meloni, accompagnate da un forte richiamo alla memoria storica recente del paese, sottolineano le tensioni esistenti tra le varie forze politiche e gettano nuove ombre sulle dinamiche della libertà di espressione in Italia.