Occupazione in crescita tra gli over 50 | Ma i giovani restano a bocca asciutta?

Occupazione in crescita ma stagnazione economica: i dilemmi del mercato del lavoro italiano. Scopri il paradosso e le prospettive future! 📈🇮🇹✨

A cura di Redazione Redazione
20 ottobre 2025 12:34
Occupazione in crescita tra gli over 50 | Ma i giovani restano a bocca asciutta? -
Condividi

Cresce l’occupazione in Italia, ma a un costo: un paradosso per il mercato del lavoro

NAPOLI – In un contesto economico fragile, il Forum della Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza dei Ragionieri e degli Esperti Contabili ha messo in luce un paradosso che affligge l’Italia: sebbene l’occupazione aumenti, la crescita economica resta stagnante. Antonio Misiani, vicepresidente della Commissione Bilancio a Palazzo Madama, ha sottolineato come la nuova occupazione sia prevalentemente concentrata negli over 50, privati dell’accesso alle pensioni anticipate dopo il taglio di alcune misure.

“Negli ultimi tre anni, non abbiamo assistito a un aumento significativo dell’occupazione tra i giovani e gli under 50,” ha dichiarato Misiani. “La maggior parte dei nuovi posti di lavoro si trova in settori a bassa produttività e con salari modesti.” La previsione per il PIL italiano è di una crescita di appena 0,5% entro la fine del 2025, un segnale preoccupante per il futuro economico del paese.

Investimenti nell’istruzione come priorità

Misiani ha messo in evidenza la necessità di investire nell’educazione, considerata una leva fondamentale per migliorare la produttività. “L’Italia è ultima tra le economie avanzate per spesa pubblica destinata all’istruzione,” ha affermato. Senza un intervento immediato, il Paese rischia di scivolare ulteriormente indietro anche rispetto alle altre economie europee.

Le politiche del Governo Meloni

Andrea Mascaretti, deputato di Fratelli d’Italia, ha promosso invece le politiche economiche del Governo Meloni, sostenendo che sono state gettate “basi solide per la crescita economica.” Mascaretti ha citato il miglioramento dello spread Btp-Bund, ridotto da oltre 230 punti a circa 80, e ha sottolineato il potenziale impulso dato dal PNRR e dal sostegno all’internazionalizzazione delle imprese.

Tuttavia, il contrasto alle burocrazie e il supporto alla produttività sono evidenti, ma “deve esserci un’attenzione al calo della produzione industriale e della produttività per ora lavorata,” ha avvertito Mauro Del Barba di Italia Viva.

Intervenire sui salari e qualitĂ  del lavoro

Del Barba ha evidenziato la necessità di un “ossigeno per i salari,” suggerendo defiscalizzazioni sui premi di produttività. Anche Luca Squeri di Forza Italia ha partecipato al dibattito, affermando che “il legame tra lavoro e crescita economica si spezza quando all’aumento dell’occupazione non corrisponde un miglioramento della qualità del lavoro.” È essenziale promuovere innovazione e investimenti per assicurare che la crescita economica porterà a tassi di occupazione elevati e di qualità.

Verso una sinergia tra formazione e lavoro

Il commercialista Mario Chiappuella ha rimarcato l’importanza di creare “un ponte tra istruzione, innovazione e produttività.” Secondo lui, “la scuola e l’università devono rispondere alle reali esigenze delle imprese.” Questo richiamo all’urgenza di un cambiamento è confermato anche da Paolo Longoni, consigliere dell’Istituto Nazionale Esperti Contabili, che ha concluso il dibattito sottolineando la necessità di trattare croniche disuguaglianze salariali.

“Occorre parlare di un equo salario d’ingresso, piuttosto che di un salario minimo,” ha affermato Longoni. L’invito finale è a lavorare insieme per garantire un futuro migliore, che assicuri dignità e opportunità a tutti, in particolare ai giovani.

In questo scenario complesso, il dibattito sul lavoro, la produttività e le politiche educative resta dunque cruciale per affrontare il paradosso italiano di una crescita occupazionale senza un reale impulso all’economia.

✅ Fact Check FONTE VERIFICATA

Le migliori notizie, ogni giorno, via e-mail

Segui Gazzetta Social