Ragazzi in rete per oltre 3 ore al giorno | La verità sui rischi dell'IA nei compiti ti sorprenderà!

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A cura di Redazione Redazione
14 ottobre 2025 09:41
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Oltre tre ore al giorno online: l’allerta del Moige sui ragazzi italiani

Nella società contemporanea, il tempo trascorso online dai più giovani sta raggiungendo livelli allarmanti. Un’indagine del Moige, in collaborazione con l’Istituto Piepoli, ha rivelato che oltre la metà dei ragazzi italiani tra gli 11 e i 18 anni trascorre quotidianamente più di tre ore su smartphone, laptop e tablet.

Dallo studio emerge che il 14% dei ragazzi supera addirittura le cinque ore di connessione al giorno, un dato che pone interrogativi significativi sulle loro abitudini digitali. “La vita digitale è ormai una componente strutturale della quotidianità dei giovani”, afferma il comunicato. In un contesto in cui i dispositivi tecnologici dominano, è essenziale interrogarsi su come ottimizzare il loro utilizzo.

L’indagine ha anche messo in luce l’uso crescente dell’intelligenza artificiale per svolgere i compiti scolastici. Il 51% dei ragazzi utilizza regolarmente strumenti IA, ma solo il 21% ha ricevuto una formazione adeguata riguardo ai potenziali rischi e opportunità. Questo squilibrio informativo potrebbe portare a un uso superficiale e potenzialmente pericoloso di queste tecnologie.

Le relazioni digitali presentano un quadro complesso: ben il 30% dei ragazzi accetta richieste di amicizia da sconosciuti, e il 23% ha incontrato di persona qualcuno conosciuto online. Questi comportamenti sollevano interrogativi critici circa la sicurezza dei giovani nella rete.

Inoltre, il cyberbullismo rappresenta un fenomeno preoccupante: il 7% dei ragazzi ha dichiarato di essere stato vittima di episodi di violenza online, e il 29% ha assistito ad atti di esclusione o insulti. Questi dati evidenziano un clima di paura e vulnerabilità, con la necessità urgente di sviluppare competenze relazionali e di gestione dei conflitti.

Il comunicato sottolinea che la protezione della privacy online è ancora insufficiente: solo il 47% dei giovani discute le impostazioni di privacy con adulti a loro fidati. “La gestione della sicurezza digitale è una criticità concreta e richiede interventi mirati da parte di famiglie, scuole e istituzioni”, afferma il documento.

Antonio Affinita, direttore generale del Moige, ha posto l’accento sull’importanza di una maggiore consapevolezza: “I minori corrono rischi che possono compromettere la loro sicurezza e privacy, spesso in nome di una falsa popolarità sui social.” È quindi necessario promuovere un dialogo intergenerazionale che possa insegnare ai ragazzi come navigare consapevolmente nel mondo digitale.

In conclusione, l’indagine del Moige evidenzia la necessità di un impegno collettivo per educare i giovani a un uso sicuro e responsabile della tecnologia. Solo attraverso un’alleanza tra famiglie, scuole e istituzioni possiamo garantire che generazioni future possano affrontare il mondo digitale con la giusta preparazione e consapevolezza.

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